DELLA TORRE, Pietro
Nato probabilmente a Como nel sec. XV, si trasferì a Roma, dove esercitò il mestiere di tipografo e forse anche di editore nelCultimo decennio del secolo.
A Roma probabilmente ebbe l'intenzione di stabilirsi negli ultimi anni della sua vita, poiché nel libro dei confratelli della Società dei raccomandati all'immagine del s. Salvatore ad Sancta Sanctorum di S. Giovanni in Laterano si trova traccia del suo ingresso nella confraternita, avvenuto nel 1497, al tempo in cui erano guardiani della stessa Battista Palini e Mario Salomone. Il D. si definisce "cornasco" nel colophon ad un incunabolo stampato in Roma il 30 sett. 1499 (L. Hain, Repertorium..., 10626),dedicato ad Alessandro Farnese e contenente lo Speculum de moribus et officiis, la Vitae flora ed un Latini sermonis emporium di Antonio Mancinello; è pertanto difficile identificarlo con quel Pietro Francesco Della Torre, di cui è conservata una lettera non datata ad Alfonso d'Este, con la quale viene inviata al duca, in procinto di partire per Milano, una piccola opera in cui è discussa l'origine veronese di Plinio (Modena, Biblioteca Estense, Est. lat. 679, fasc. 6),e questo tanto per il doppio nome, che non compare mai nei colofoni alle edizioni a stampa, quanto perché ad essi è aggiunto nella lettera il toponimico veronese.
Del D. è soprattutto importante però l'edizione, magnificamente illustrata, della Cosmographia di Tolomeo, nella traduzione di Iacopo Angelo ed alla quale fa seguito un De locis ac mirabilibus mundi, che egli probabilmente curò e che completò a proprie spese il 4 nov. 1490.Altre edizioni del D. sono testimoniate a Roma nell'ultimo decennio del secolo: il Modus confitendi di Andrea de Escobár ed una Coniuratio malignorum spirituum, stampati insieme intorno al 1495; il Tractatus cum consiliis contra pudendagram seu morbum gallicum, stampato il 22 novembre 1497, i Prognostica di Boneto de Latiis (un cui Prognosticon pubblicò anche l'anno seguente) e di Pietro Bono Avogadro in due edizioni distinte nel 1497, anno in cui probabilmente stampò anche le anonime Divisiones decem nationum totius christianitatis; due edizioni dei Mirabilia Urbis del 1499, una delle quali portante la data del 17 maggio ed entrambe illustrate; una Tabula christianae religionis edita il 12 giugno del 1499e di nuovo le opere morali di Antonio Mancinello riedite il 30 luglio dello stesso anno, durante il quale diede probabilmente alle stampe le Orationes di s. Brigida insieme con la Oratio pro tribulatis di s. Agostino.
Fonti e Bibl.: Modena, Biblioteca Estense, Estense lat. 679, fasc. 6; P. Egidi, Necrologi e libri affini della provincia romana, II, Roma 1914, p. 519; L. De Gregori, La stampa a Roma nel sec. XV, Roma 1933, pp. 25, 29, 97; G. Orioli, Stampatori a Roma nel Quattro e Cinquecento, in Studi romani, VI (1958), p. 268; Qualche indicaz. per la tipologia del libro, in Scrittura, biblioteche e stampa a Roma nel Quattrocento. Aspetti e problemi. Atti del Seminario, 1-2 giugno 1979, Città del Vaticano 1980, p. 360; Indice delle ediz. romane a stampa (1467-1500), ibid., nn. 1218, 1509 s.,1564, 1586-1588, 1616-1621; Il costo dei libro, in Scrittura..., Atti del 2° Seminario, 6-8 maggio 1982, a cura di M. Miglio, Città del Vaticano 1983, p. 444; p. O. Kristeller, Iter Italicum, I, p. 381.