PIETRO di Pisa (Petrus diaconus o grammaticus)
Maestro di grammatica di Carlomagno, del quale ci hanno lasciato sicura testimonianza il più antico biografo dell'imperatore, e suo cancelliere, Eginardo, l'anonimo sassone, come pure lo scrittore degli annali di Metz e il monaco Alcuino. Al tempo dell'assedio di Pavia (774), Carlo Magno dovette conoscere P. di P. Non sappiamo quanti anni egli rimanesse a palazzo; ma morì in Italia nel 779.
Di P. di P. ci rimangono alcune esercitazioni poetiche già attribuite allo storico dei Longobardi, Paolo Diacono. Il carme Nos dicamus si trova in Mon. Germ. hist., Script. rerum Longobard., 1878, p. 17-18; una edizione completa di questi versi fu curata da E. Dümmler unitamente a quelli di Paolo Diacono, in Mon. Germ. hist. lat. aevi Carol., I, 1881, p. 35-77.