FELTER, Pietro
Nato a Volciano di Brescia nel 1857, morto a Sabbio il 25 gennaio 1915. Caratteristica figura di pioniere avventuroso e intraprendente. Sbarcato ad Assab nel 1884 fece un po' tutti i mestieri. In qualità di rappresentante della casa Bienenfeld di Aden, nel 1890 si recò ad Harar, dove potè entrare nella confidenza del governatore ras Maconnen, e rendere in tal modo preziosi servigi all'Italia, specialmente quando, dopo la rottura delle relazioni col negus (1891), rimase unico corrispondente ufficioso della regione.
Nel 1895, facendosi la situazione sempre più grave, cercò d'illuminare il governo sull'attitudine di Maconnen verso l'Italia. Il 4 gennaio 1896 si recò presso il governatore, al campo scioano, con lo scopo di ritardare l'avanzata di Menelik, almeno sino alla metà del mese; e trattò con l'imperatore la liberazione del forte di Macallè, assediato. Denunziò il tradimento di ras Sebàt e Agòs Tafari senza essere ascoltato e assisté alla battaglia di Adua, che aveva sconsigliato. Nominato commissario ad Assab, vi rimase 17 anni, rientrando in Italia con la lebbra e quasi cieco; in patria, poco dopo, finì di perdere completamente la vista. Le sue carte si conservano nel Museo della guerra di Milano.
Bibl.: C. Conti-Rossini, Italia ed Etipia dal trattato di Uccialli alla batt. di Adua, Roma 1935; L. Traversi, P. F., in Riv. delle Colonie, nov. 1936.