GIANNOTTI (Cianotti, Gianotti), Pietro (Pierre)
Nato a Lucca presumibilmente intorno alla fine del sec. XVII, non si hanno notizie sulla formazione e sugli inizi della sua attività musicale. Stabilitosi a Parigi, il 23 marzo 1728 vi pubblicò le Sonate a violino solo col basso,op. 1. Compositore prolifico e stilisticamente eclettico, assimilò molto dall'ambiente francese, coltivando interesse quasi esclusivamente per la musica strumentale da camera. Nel marzo 1739 entrò come contrabbassista all'Académie royale de musique, ove rimase in servizio sino al 1758.
Attivo anche come violinista, si esibì il 28 marzo 1749 al Concert spirituel di Parigi eseguendo anche sue composizioni. Fu forse allievo allievo di J.-Ph. Rameau, alle cui teorie si ispirò nel trattato in due volumi Le guide du compositeur, contenant des régles sûres pour trouver d'abord… la basse fondamentale de tous les chants possibles, edito a Parigi nel 1759 e di nuovo nel 1775 (un esemplare dell'edizione del 1759 si trova a Roma, Bibl. Casanatense).
Quest'opera didattica, che oggi appare piuttosto convenzionale ma che all'epoca godette di notevole fortuna per la sua chiarezza espositiva, si basa, come l'autore espressamente precisa nella prefazione, sugli innovativi risultati delle riflessioni di J.-Ph. Rameau. La fama di cui godette questo lavoro del G. è testimoniata dal fatto che Louis-Joseph Francoeur ne riportò alcune pagine nel suo trattato di strumentazione Diapason général de tous les instruments à vent avec des observations surchacun d'eux (Paris 1772). Un'altra opera didattica, Méthode abrégée d'accompagnement à la harpe et au clavecin (ibid. 1764), oggi perduta e la cui stesura era stata annunciata dall'autore nella prefazione de Le guide du compositeur, fu più volte raccomandata al pubblico dalla cantante Marie Fel.
Il G. morì a Parigi il 19 giugno 1765, prima di aver potuto realizzare il progetto di un ultimo trattato sul trio e sul quartetto, che, insieme con i precedenti, avrebbe dovuto costituire il completamento della sua opera didattica.
Oltre che musicista, compositore e trattatista, fu anche accreditato insegnante, vantando come allievi, tra gli altri, F.-J. Prot e P.-A. Monsigny. Sembra che quest'ultimo, dopo soli 5 mesi, abbia sottoposto all'approvazione del maestro la partitura della sua prima opera che, rappresentata poco dopo (1759), conseguì un grande successo. Il G., infine, pubblicò le sinfonie di un musicista italiano, Alberto Gallo, accompagnandole con una prefazione in cui esprime il desiderio di salvarle dall'oblio.
Tra le sue composizioni, tutte pubblicate a Parigi per lo più senza indicazione di data, si ricordano inoltre: Sonate a violino solo col basso, op. 2; Sonate a tre, per 2 violini e basso, op. 3 e op. 4; Sonates pour la flûte avec la basse, op. 5; Sonates (per 2 violini e basso), op. 6 (annunciate nel Mercure de France dell'aprile 1741); Sonate a due violini senza basso, op. 7; Les soirées de Limeil, piéces pour les vielles, musettes, violons, etc., op. 8; Six sonates en trio pour deux violons et basse, op. 9 (Mercure de France, gennaio 1746); Sonates en trio (per 2 violini e basso), op. 10 (ibid., febbraio 1748); Sonate a due violini senza basso, op. 11; Sonates à deux violoncelles ou deux violes etc., op. 12; Sonates en trio (per 2 violini e basso), op. 13; Les petits concerts de Daphnis et Chloe, sonates en trio pour les vielles, musettes, etc., op. 14 (1751 ca.); Concertini à 4 parties, op. 15 (1752 ca.); Nouveaux duos, pour deux violons ou deux pardessus de viole, op. 16 (Annonces, affiches et avis divers, 21 marzo 1753); Les amusements de Terpsicore, 6 sonates en trio,op. 17 (1753 ca.). Inoltre la cantata L'école des filles, cantatille à voix seule, con accompagnamento di violino.
Fonti e Bibl.: J.-B.-F. de La Borde, Essai sur la musique ancienne et moderne, III, Paris 1780, p. 621; L. Nerici, Storia della musica in Lucca, Lucca 1879, pp. 105 s., 278, 294; R. Profeta, Storia e letteratura degli strumenti musicali, Firenze 1942, p. 223; Catalogue of early books on music (before 1800), a cura di J. Gregory - H. Bartlett, New York 1969, p. 109; F. Testi, La musica italiana nel Seicento, Milano 1972, pp. 136 s.; R. Zanetti, La musica italiana nel Settecento, Busto Arsizio 1978, II, pp. 990, 1007 s., 1028; III, p. 1553; The Catalogue of printed music in the British Library to 1980, XXIII, p. 220; Catal. de la musique imprimée avant 1800 conservée dans les bibliothèques publiques de Paris, Paris 1981, p. 230; A. Choron - F. Fayolle, Dict. historique des musiciens artistes et amateurs, morts ou vivans, I, Paris 1810, p. 271; P. Lichtenthal, Diz. e bibliografia della musica, Milano 1836, p. 221; F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, III, p. 479; Cyclopedia of music and musicians, II, p. 142; R. Eitner, Quellen-Lexikon der Musiker, IV, pp. 237 s.; C. Schmidl, Diz. univ. dei musicisti, I, p. 621, e Supplemento, p. 350; RiemannMusik Lexikon, I, p. 604; Die Musik in Gesch. und Gegenwart, V, coll. 82 s.; Encyclopédie de la musique, II, p. 261; The New Grove Dict. of music and musicians, VII, pp. 349 s.; Diz. encicl. univ. della musica e dei musicisti, Le biografie, III, p. 190.