Grasso, Pietro. – Magistrato e uomo politico italiano (n. Licata 1945). Ha iniziato la sua carriera in magistratura nel 1969 come pretore a Barrafranca. Nel 1984 ha ricoperto l’incarico di giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa nostra a fianco del presidente della corte A. Giordano, ed è stato estensore della sentenza che ha inflitto 19 ergastoli e oltre 2600 anni di reclusione. Conclusosi il maxiprocesso, G. viene nominato consulente della Commissione antimafia. Nel 1991 viene nominato consigliere alla Direzione affari penali del Ministero di grazia e giustizia, il cui “guardasigilli” era C. Martelli, che chiamò anche G. Falcone, e componente della Commissione centrale per i pentiti. A Palermo è stato Procuratore della Repubblica dal 1999 al 2004. Dal 2005 al 2012 è stato Procuratore nazionale antimafia, dimessosi per presentarsi alle successive elezioni politiche. Alle elezioni del 2013 è stato eletto senatore nelle fila del Partito democratico. Il 16 marzo dello stesso anno è stato eletto Presidente del Senato con 137 voti su 313, ruolo ricoperto fino al 22 marzo del 2018. Il 14 gennaio 2015 è stato, dopo le dimissioni di G. Napolitano, Presidente della Repubblica supplente, fino al 3 febbraio successivo, giorno del giuramento del Presidente della Repubblica S. Mattarella. Il 26 ottobre del 2017 ha lasciato il gruppo parlamentare del PD ed è passato al gruppo misto, in dissenso sulla linea del partito, dopo l'approvazione con voto di fiducia della nuova legge elettorale. Nel dicembre dello stesso anno ha lanciato il movimento politico Liberi e uguali, del quale è stato candidato premier alle elezioni politiche del 2018, alle quali il movimento ha ottenuto circa il 3,3% dei voti e G. è stato rieletto al Senato. Tra le sue pubblicazioni: La mafia invisibile. La nuova strategia di Cosa Nostra (con S. Lodato, 2001); Pizzini, veleni e cicoria. La mafia prima e dopo Provenzano (con F. La Licata, 2008); Per non morire di mafia (con A. La Volpe, 2009); Soldi sporchi. Come le mafie riciclano miliardi e inquinano l'economia mondiale (con E. Bellavia, 2011); Liberi tutti. Lettera a un ragazzo che non vuole morire di mafia (2012); Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia (2017); Paolo Borsellino parla ai ragazzi (2020).