GROCCO, Pietro
Medico, nato in Albonese (Lomellina) il 27 giugno 1856, morto a Courmayeur il 12 febbraio 1916; studiò a Pavia dove si laureò, e nel 1880 ebbe l'incarico dell'insegnamento della propedeutica medica. Si recò quindi a Parigi alla clinica di J.-M. Charcot, quindi a Vienna. Chiamato nel 1884 alla cattedra di clinica medica di Perugia, tenne nel 1887 quella di Pisa e dal 1892 quella di Firenze fino alla morte. Nel 1905 fu eletto senatore. Maestro insigne, formò una scuola che fu tra le migliori in Italia.
Fra i suoi studî sono particolarmente notevoli quelli su varie malattie del sistema nervoso, a esempio sulla polinevrite e sulla corea elettrica (Ann. univ. di med., 1884); con passione si dedicò alla semeiotica delle malattie dell'apparato circolatorio e fu un finissimo rilevatore di sintomi; nel 1886 pubblicò un lavoro sulla creatinina nell'urina (Ann. di chimica). Descrisse fra i primi lo pseudoreumatismo tubercolare; notissimo fra i sintomi da lui indicati è quello dell'ottusità nel triangolo paravertebrale (v. appresso) in casi di versamento pleurico (Riv. crit. di clin. medica, 1909). Indicò per il primo i rumori aorto-pericardici ascoltabili sullo sterno nell'aortite e il grave significato prognostico della respirazione dissociata quale espressione d'affezione dei centri bulbari (Riv. crit. di clin. medica, 1904). Le sue Lezioni di clinica medica (Milano 1905) sono un documento prezioso di limpida chiarezza e di grande senso clinico. Fondò l'Istituto antirabbico fiorentino che porta il suo nome.
Triangolo paravertebrale di Grocco. - È una zona ipofonetica o ottusa, in forma di triangolo retto, situata alla base toracica opposta a quella nella quale esiste un versamento pleurico; un lato del triangolo è rappresentato dalla colonna vertebrale, uno dal confine inferiore del polmone, l'altro (ipotenusa) da una linea che unisce le estremità dei due lati precedenti. Sarebbe determinato dallo spostamento del mediastino provocato da un versamento pleurico del lato opposto. Ha grande importanza diagnostica, permettendo, in casi dubbî, di differenziare un versamento pleurico da un processo parenchimatoso del polmone. Si verifica con maggiore frequenza nelle pleuriti di destra.