• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PIETRO il Crudele o il Giustiziere, re di Castiglia e di León

di Nino Cortese - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

PIETRO il Crudele o il Giustiziere, re di Castiglia e di León

Nino Cortese

Nato a Burgos da Alfonso XI re di Castiglia e di León e da Maria di Portogallo il 30 agosto 1334, salì sul trono alla morte del padre il 26 marzo 1350. L'alba del suo regno fu sanguinosa: annunzio delle tragiche vicende che dovevano seguire e della non meno tragica fine del monarca. Educato alla vendetta dalla madre, che era stata abbandonata dal consorte per Leonora de Guzmán, appena ebbe la corona permise che fosse uccisa la favorita del padre, costrinse alla fuga i suoi numerosi figli, si lasciò dominare dalla madre e dal suo favorito Juan Alfonso de Alburquerque, che vollero appagare i loro odî per lungo tempo celati. Poi fece da sé; e s'ingolfò tutto in una lotta senza quartiere contro la nobiltà castigliana, che, se era un'eredità lasciatagli dai suoi predecessori, sempre impegnati nella guerra civile, e se ad alcuni parve condotta con il fine di ridurre i privilegi della feudalità e di rafforzare il potere del sovrano, in realtà per opera sua sfociò in una terribile tirannia, che non indietreggiò dinnanzi a nessuno dei più orribili delitti, non escluso il selvaggio tradimento (fra l'altro l'uccisione del piccolo figlio di Juan Núñez de Lara, di Garcilaso de la Vega, adelantado di Castiglia, del re di Granata ospite di P.) e perfino il fratricidio. Tale sanguinosa tirannide per l'intervento dell'Aragona, della Navarra, della Francia e dell'Inghilterra ebbe vaste risonanze in buona parte dell'Europa occidentale; e alla fine determinò un cambiamento di dinastia sul trono di Castiglia.

La regina Bianca di Borbone, da lui sposata nel 1353 e dalla poesia popolare accusata d'essere stata l'amante di Federico, uno dei figli della Guzmán, fu subito messa da parte e sostituita con la favorita Maria di Padilla; e nel sangue di Federico, del fratello Giovanni e di molti congiurati fu represso il tentativo compiuto dalla sovrana per impossessarsi della persona del monarca. Contemporaneamente s'iniziò la guerra con l'Aragona, protettrice dei superstiti figli della Guzmán; e fu guerra che durò quanto il regno di P., intramezzata soltanto da brevi periodi di tregua, e che fu combattuta per mare e per terra, con la partecipazione della Navarra, della Francia, dell'Inghilterra, di Genova, del Portogallo e dei Mori di Granata, e continuamente eccitata da Enrico di Trastamare, figlio della Guzmán (v. spagna: Storia). Quest'ultimo nel marzo 1366 si fece proclamare re di Castiglia e chiamò in suo aiuto le compagnie di Bertrand Du Guesclin, che poté accorrere con il permesso di Carlo V di Francia. Tuttavia, P. seppe attirare dalla sua parte il principe di Galles (il principe nero), duca di Guienna, che, entrato nella Castiglia attraverso la Navarra, vinse Enrico a Najera (3 aprile 1367), lo costrinse alla fuga e fece prigioniero il Du Guesclin. Ma il trionfo fu di breve durata. L'accordo fra gli alleati e P. finì quando si trattò di mantenere le promesse fatte loro: il principe di Galles si ritirò nelle sue terre, liberando il Du Guesclin; Carlo V di Francia si schierò decisamente in favore di Enrico, che aveva trovato larga accoglienza nella Linguadoca presso il duca d'Angiò fratello del monarca francese; a P. non restarono che gli Ebrei e gli aiuti fornitigli dal re di Granata. Sicché quando il Trastamare, rientrato nella Castiglia con l'aiuto dell'Aragona e sostenuto di nuovo dal Du Guesclin, poté riprendere le armi, la sorte della guerra gli fu pienamente favorevole. La battaglia decisiva fu ingaggiata sotto il castello di Montiel il 14 marzo 1369, nella Mancha; la cavalleria bretone ruppe l'assalto dei Mori di Granata. P., assediato nel castello, in un tentativo di fuga fu preso e condotto innanzi al fratello. Ma allora, fra i due nemici posti a fronte, l'odio esplose nella forma più violenta e la tragedia ebbe il suo tremendo epilogo: P., in un folle tentativo slanciatosi contro Enrico, fu da questo mortalmente ferito e finito dai testimoni della spaventosa scena. Messi da parte i figli della Padilla, che P. aveva dichiarati legittimi nelle Cortes di Siviglia del 1362, affermando che il matrimonio con la Padilla aveva preceduto quello con Bianca di Borbone, il trono passò a Enrico.

Bibl.: P. Mérimée, Histoire de D. Pèdre Ier, Parigi 1847; E. Storer, Peter the Cruel, Londra 1910; J. Blas Sitges, Las mujeres del rey D. Pedro I de Castilla, Madrid 1910; e in genere per la ricca bibliografia cfr. B. Sánchez Alonso, Fuentes de la historia española e hispanoamericana, 1927. Per le opere letterarie che ebbero come tema le tragiche vicende della vita e del regno di P. cfr. l'Antología de poetas líricos castellanos, Madrid 1890 segg. e il Tratado de los romances viejos di M. Menéndez y Pelayo.

Vedi anche
Bertran Du Guesclin Du Guesclin ‹dü ġeklẽ´›, Bertran. - Connestabile di Francia (La Motte-Broons, Rennes, 1320 circa - Châteauneuf 1380). Vinse (1364) la battaglia di Cocherel, e fu nominato conte di Longueville e maresciallo di Normandia. Due volte prigioniero degli Inglesi, poi riscattato, combatté in Castiglia, debellando ... Bianca di Borbone regina di Castiglia Figlia (n. 1335 circa - m. Medina Sidonia 1361) di Pietro I, duca di Borbone, sposò nel 1353 Pietro I il Crudele, re di Castiglia, che dopo pochi giorni l'abbandonò per la sua amante María de Padilla e poi per la nuova moglie Giovanna de Castro. Tenuta prigioniera in varî castelli, sulle sue sofferenze ... Siviglia (sp. Sevilla) Città della Spagna sud-occidentale (699.759 ab. nel 2008; 1.500.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana); capoluogo della comunità autonoma dell’Andalusia. È situata sulla sinistra del Guadalquivir, a 80 km dalla foce del fiume dove questo è ancora navigabile. Centro commerciale ... detto el Fratricida o el Bastardo o el de las mercedes Enrico II re di Castiglia e di León Enrico II re di Castiglia e di León, detto el Fratricida o el Bastardo o el de las mercedes. - Figlio naturale (Siviglia 1333-1334 - Burgos o S. Domingo de la Calzada 1379) di Alfonso XI e di Eleonora di Guzmán, fu insignito del titolo di conte di Trastamara. Oppostosi al fratellastro Pietro il Crudele ...
Altri risultati per PIETRO il Crudele o il Giustiziere, re di Castiglia e di León
  • Pietro I detto il Crudele o il Giustiziere
    Dizionario di Storia (2011)
    Pietro I detto il Crudele o il Giustiziere Re di Castiglia e di León (Burgos 1334-Montiel, Mancha, 1369). Figlio di Alfonso XI. Salito al trono (1350), si oppose alla nobiltà in una lotta violenta che gli valse la fama di tiranno efferato. Fu impegnato in un lungo conflitto dinastico contro Enrico ...
  • Piètro I, detto il Crudele o il Giustiziere, re di Castiglia e di León
    Enciclopedia on line
    Figlio (Burgos 1334 - Montiel, Mancha, 1369) di Alfonso XI. Salito al trono (1350), si oppose alla nobiltà in una lotta violenta che gli valse la fama di tiranno efferato. Fu impegnato in un lungo conflitto dinastico contro Enrico di Trastamara, figlio di Alfonso XI e della sua favorita, Leonora de ...
Vocabolario
bócca di leóne
bocca di leone bócca di leóne locuz. usata come s. f. – Erba perenne della famiglia scrofulariacee (lat. scient. Antirrhinum majus), con foglie lanceolate, fiori per lo più rossi, in lunghi racemi, corolla a tubo rigonfio alla base e lembo...
crudèle
crudele crudèle agg. [dal lat. crudelis, der. di crudus: v. crudo]. – 1. Di persona, che non sente pietà nel veder soffrire altri, o che procura essa stessa ad altri, coscientemente e spesso con compiacimento, sofferenze materiali o spirituali:...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali