Pietro Ispano (Giovanni XXI, papa)
Pietro di Giuliano (Pedro Julião) nacque a Lisbona intorno al 1220. Tradizionalmente ritenuto archiatra di papa Gregorio X ‒ seppure non esistano documenti che lo registrino in questa funzione o con il titolo di medico presso la Curia ‒ fu scienziato e filosofo di fama, noto col nome di Pietro Ispano, tanto che Dante (Par. XII, 134-135) lo pone tra i grandi teologi. La sua attività è sufficientemente documentata solo a partire dal 1250; prima di quella data, infatti, si conoscono solo documenti su un certo Pietro Ispano medico a Siena che viene per tradizione identificato con il papa, ma a tale proposito le fonti sono vaghe e non permettono di stabilire un collegamento certo tra i due. Un documento del giugno 1250 attesta la sua attività di docente presso lo Studio di Siena. La presenza di P. nella città, all'epoca nella sfera d'influenza di Federico II, consente di spiegare il suo rapporto con i circoli scientifici della corte degli Hohenstaufen. È lui stesso, in un trattato di medicina, a dichiararsi scolaro del maestro Teodoro, filosofo di corte di Federico II. Creato cardinale nel 1273, fu eletto papa nel 1276. Morì nel 1277 per un crollo nell'appartamento papale a Viterbo. È noto per i suoi scritti di medicina (il trattato De oculo e il Thesaurus pauperum) e per un compendio di logica formale, le Summulae logicales, che ebbero larga diffusione e numerosi commenti.