BAGNADORE, Pietro Maria
Pittore e architetto nato a Orzinuovi nel Bresciano intorno al 1545, operava ancora nel 1619. Fu lungamente ai servigi di Alfonso Gonzaga conte di Novellara, col quale fu a Roma, dove, forse, ebbe qualche insegnamento da Girolamo Muziano. Lavorò a Novellara, a Reggio d'Emilia, a Bressanone, a Brescia, a Orzinuovi. La sua attività è provata da alcuni dipinti di scarsa importanza, anche se le figure mantengono qualche nobiltà. A Brescia si conservano una Pietà nella pinacoteca Tosio e Martinengo (1575); un Cristo morto tra la Giustizia e la Misericordia nella chiesa di Sant'Afra (1588); una Natività di Maria nella chiesa dei Miracoli; una copia di un dipinto perduto del Moretto con il Miracoio dei sangue effuso dai corpi dei Santi Faustino e Giovita sotto l'arco di porta Bruciata. L'opera di architetto del B., dopo che fu distrutta la chiesa di San Domenico alla quale nel 1611 egli aveva dato una forma limpida e calma, è visibile nelle armoniche linee delle chiese bresciane di Sant'Afra e della Madonna del Lino, e nel palazzetto del Monte Nuovo di Pietà eretto nel 1595. Nel 1596 diede agli scultori Antonio Carra e Valentino Bonesin; i disegni per la grande fontana che sta ai piedi della torre detta "la Pallata".
Bibl.: G. B. Carboni, Le scelte pitture e scolture di Brescia, Berscia 1760; L. Ozzola, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, II, Lipsia 1908 (con la bibl. precedente); B. Diehl, Die Kunst an der Brennerstrasse, Lipsia 1908.