CRISPI, Pietro Maria
Nacque a Roma nel 1737 da Bernardo e Teresa Caputi. La famiglia era di agiate condizioni: il titolo di abate rivela che il C. aveva ricevuto una educazione letteraria superiore era, inoltre, aggregato alla Confraternita dei Sacconi, comprendente le famiglie più nobili di Roma. Il Fétis afferma che il C. si dedicò alla musica dapprima come amatore, e che solo nel 1765 ne fece la sua professione comunque già nel 1760 una sua cantata sacra a tre voci, composta per la Congregazione dei nobili, era stata eseguita per la festa dell'Assunta nella casa professa della Compagnia di Gesù, sede della congregazione, inaugurando così una lunga serie di opere analoghe (cantate di argomento sacro, oratori) che il C. scrisse per vari collegi religiosi romani (Clementino, Germanico-Ungarico, Congregazione dei nobili) e per l'oratorio della Vallicella, negli anni fra il 1760 e il 1768.
Negli stessi anni si dedicò più saltuariamente anche al genere profano, componendo delle farsette destinate ai teatri più popolari di Roma, il Pallacorda e il Pace, oltre ad alcuni intermezzi per il Tordinona. Nel 1762 entrava a far parte della Congregazione dei musici di S. Cecilia, senza sostenere l'esame previsto per l'ammissione, grazie ad un rescritto speciale del papa Clemente XIII. L'attività del C. nel campo della musica strumentale è documentata da C. Burney (pp. 269, 297, 385) che assistette il 23 settembre e il 13 nov. 1770 a due delle accademie che si svolgevano frequentemente in casa del Crispi. Oltre che come compositore, il Burney ebbe modo di ascoltare il C. anche come clavicembalista, giudicandolo un buon esecutore. A queste accademie prendeva parte come cantante anche la moglie del C., Lucia Puschi. Dal 1772 alla morte il C. fu organista a S. Luigi dei Francesi, dirigendovi, inoltre, le esecuzioni musicali in occasione di particolari festività. Dal 1779 fu anche maestro di casa Marescotti, con l'incarico fra l'altro di dirigere ogni anno l'esecuzione delle musiche nella chiesa di S. Francesco a Ripa per la festa della beata Giacinta Marescotti. Il C. operò anche all'oratorio di S. Girolamo della Carità, secondo il Diario ordinario del 1º apr. 1778 come maestro di cappella (cfr. A. Cametti, P. C., p. 229) "… mentre secondo il codice 316 della Congregazione dell'oratorio vi fu nominato organista il 20 nov. 1779 (cfr. Die Musik in Geschichte..., XV, col. 1641). Il 15 marzo 1796 fu eletto "guardiano dei maestri" della Congregazione di S. Cecilia.
Morì a Roma il 16 giugno 1797 e fu sepolto in S. Lorenzo in Lucina.
Le composizioni vocali del C. sono quasi tutte perdute, eccetto un duetto per due soprani con accompagnamento di corni, oboi, violini, viola e bassi, Spiegare all'idol mio (ms. al Museo Correr di Venezia, busta 49-70, n. 55)e l'intermezzo in due parti, a quattro voci, Il marchese a forza, rappresentato nella stagione di carnevale 1776-77al teatro Tordinona con molto successo (la partitura è conservata ms. alla Sächsische Landesbibl. di Dresda, Mus. 3401/F/1).Si ricorda, inoltre, l'oratorio La Passione del Redentore (testo probabilmente di P. Metastasio), eseguito il 12apr. 1778all'oratorio di S. Girolamo della Carità, che si può forse identificare con un Oratorio della Passione, conservato nell'archivio dell'oratorio.
Delle numerose altre composizioni vocali sacre e profane del C., tutte eseguite a Roma salvo diversa indicazione, rimangono soltanto i libretti: La nuvoletta d'Elia (libretto di G. Pizzi, Congregazione dei nobili nella casa professa dei gesuiti, 14ag. 1760) Ester, azione sacra per musica da cantarsi nel giorno dell'Assunzione di Maria Santissima, Roma 1761 (libretto di G. Pizzi) Isacco figura del Redentore (libretto di P. Metastasio, Collegio Germanico-Ungarico, 28 febbr. 1762) Il trasporto dell'Arca in Sion (libretto di Argilio Celerio, pseud. di L. A. Lanzi, Congregazione dei nobili, 14 ag. 1762 ripetuta il 14 agosto dell'anno successivo a Spoleto dagli allievi del collegio dei gesuiti) Despina serva astuta, farsetta in due parti (libretto di A. Gatta, teatro Pallacorda, carn. 1763) La villeggiatura di Rocca Cannuccia, farsetta, in due parti, ibid. La morte di Abele (libretto di P. Metastasio, Collegio Germanico-Ungarico, 11 febbr. 1763) La gara divota (libretto di G. Pizzi, Congregazione dei nobili, 14 ag. 1763) Oratorio per l'Assunzione della Beatissima Vergine (libretto di G. Puiati, Collegio Clementino, 28 ag. 1763) La Giuditta (libretto di G. Pizzi, Congregazione dei nobili, 14 ag. 1764) Le gare delli amanti, farsetta in due parti (libretto di L. B. Salvoni, teatro Pace, carnevale 1765) La caccia reale e Li prodigi d'Atlanta, intermezzi in due parti (libretto di A. Pioli, teatro Tordinona, carnevale 1765) Per la festività dell'Assunzione di Maria Vergine (libretto di Neralco, pseud. di G. Hercolani, Congregazione dei nobili, 14 ag. 1766) La caduta di Gerico (libretto di G. C. Pasquini, oratorio della Chiesa Nuova, 22 nov. 1766) Oratorio per S. Girolamo Miani (libretto di C. Varisco, Collegio Clementino, 10-11 sett. 1768, in occasione del primo anniversario della canonizzazione di S. Girolamo Emiliani, fondatore dei somaschi).
Per quanto riguarda la musica strumentale, soltanto poche composizioni del C. furono stampate, e prevalentemente in raccolte di vari autori: Feuilles de Terpsichore ou Journal composé d'ouvertures, d'airs arrangés et d'airs avec accompagnement pour le clavecin, Paris 1784-1798 The Periodical Overtures forthe Harpsichord, Pianoforte, n. 5, London ca. 1775 W. Crotch, Specimens of Various Styles of Music, III, London 1809 ca. The Periodical Overture in 8 parts... n. 5, London s. a.
La gran parte delle composizioni strumentali del C. è infatti rimasta manoscritta: sinfonie per orchestra (Milano, Biblioteca del conservatorio 148, 149, 150, 154-55, 170, 177 Roma, Biblioteca Doria Pamphilj Dresda, Sächsische Landesbibliothek, Mus. 3401/N/1 Schwerin, Stadt-und Bezirksbibliothek, Mus. 1559-60 Berlin, Deutsche Staatsbibliothek, Mus. ms. K4 907) quattro ouvertures per orchestra (Uppsala, Biblioteca universitaria) minuetti per due violini e violoncello (Napoli, Biblioteca del conservatorio, 22.6.15) quattro trii per due violini e basso (Bruxelles, Bibliothèque du conservatoire) due sonate e una toccata per cembalo (Genova, Biblioteca del conservatorio, T.C.1.3. [Sc. 97], S.S.A. 2.1. [G.8], S.S.A. 2.1. [G.8]) cinque sonate per cembalo (Berlino Ovest, Staatsbibliothek der Stiftung Preussischer Kulturbesitz, Mus. mss. 4340. 4340/1, 4340/3, 4340/6) otto pezzi per cembalo: due sinfonie, due rondò, due allegri, un allegretto e un brano senza alcuna indicazione (Roma, Biblioteca Casanatense, ms. 2278). La musica cembalistica del C. segue lo stile predominante senza distinguersi per particolare originalità: è tuttavia, secondo Cametti, "fresca e piacevole" (p. 269).
Burney cita, inoltre, del C. alcuni quartetti, ascoltati nell'accademia del 13 nov. 1770, e da lui giudicati composizioni di grande merito e superiori alla precedente produzione del Crispi. Alcune composizioni del C. sono, inoltre, conservate nell'Archivio del duomo di Rieti.
Il figlio del C., Bernardo, successe al padre come organista in S. Luigi dei Francesi, rimanendovi tuttavia per breve tempo poiché il 1º luglio 1798, in seguito alle vicende politiche, l'ufficio fu sospeso. Fu autore di un oratorio, Giuda Maccabeo ossia la morte di Nicanore (testo di G. B. Rasi), eseguito nel 1819 all'oratorio della Vallicella.
Fonti e Bibl.: C. Burney, The Present State of Music in France and Italy [1771], New York 1969, pp. 269, 297 s., 385 A. Wotquenne, Catal. de la Bibliothèque du Conserv. royal de musique, II, Bruxelles 1902, p. 367 A. Cametti, P. C. cembalista e compositore, in Musica d'oggi, LI (1920), pp. 227 ss., 267 ss. Associazione dei musicologi italiani, Città di Napoli. Biblioteca del Conserv. di musica S. Pietro a Maiella, Parma 1934, p. 549 A. Cametti, Il teatro di Tordinona poi di Apollo, Roma 1938, I, p. 140 I, pp. 389 s., 402 A. Sacchetti Sassetti, La Cappella musicale del Duomo di Rieti, in Note d'archivio per la storia musicale, XVII (1940), p. 169 Catal. della Bibl. del Liceo musicale di Bologna, V, Libretti d'opera in musica, a cura di U. Sesini, Bologna 1943, p. 139 A. Bonaccorsi, Una sinfonia a due orchestre di P. C., in La Rassegna musicale, XXI (1951), pp. 139-42 U. Manferrari, Diz. univ. delle opere melodramm., Firenze 1954, I, p. 281 S. Pintacuda, Genova. Bibl. dell'Istituto musicale N. Paganini. Catal. del fondo antico, Milano 1966, p. 169 F. Lippmann, Die Sinfonie-Manuskripte der Bibliothek Doria Pamphilj in Rom, in Analecta musicologica, V (1968), pp. 219-225 Associazione dei musicologi italiani, Città di Venezia. Museo Correr, Catalogo delle musiche, Parma s. a., p. 39 F.-J. Fétis, Biogr. univ. des musiciens, II, p. 391 R. Eitner, Quellen Lexikon, III, p. 104 Grove's Dictionary of Music and Musicians, II, p. 519 La Musica. Diz., I, p. 459 Encicl.. della musica Ricordi, I, p. 573 Die Musik in Geschichte und Gegenwart, XV, Suppl., coll. 1641 s. Répertoire international des sources musicales: Einzeldrucke vor 1800, II, p. 247 Recueils imprimés. XVIIe siècle, pp. 181, 283.