MASTRI, Pietro
Pseudonimo anagrammatico dello scrittore Pirro Masetti, nato il 24 aprile 1868 a Firenze, dove morì il 20 febbraio 1932. Poeta, trasse dal Pascoli modulazioni e movenze esteriori, più sensibili, naturalmente, nelle poesie giovanili; ma ebbe uno sviluppo interiore assolutamente indipendente. Fu un nobile spirito, profondamente sincero, tormentato dal bisogno di spiegarsi in alcun modo il destino degli uomini e il perché delle cose, finché non conquistò una sua melanconica serenità, ritrovata la fede religiosa.
La sua opera poetica rispecchia le varie fasi della sua anima, dalla desolazione delle rime di Aneliti (Lo specchio e la falce, Milano 1907) alla fiducia di Ora e sempre del Vecchio padron di tartana (Ultimi canti, ivi 1933). Gli affetti domestici vi hanno larga e tenera eco. Tuttavia in quella nobile storia di un'anima, sono piuttosto rari i momenti felici di abbandono, in cui l'autobiografia si trasformi in schietta poesia. Fu anche critico fine e buon conoscitore delle letterature straniere. Fu uno dei fondatori del Marzocco. Oltre alle raccolte citate, cfr.: L'arcobaleno (Bologna 1900); La meridiana (Firenze 1920); La fronda oscillante (ivi 1923); La via delle stelle (Milano 1927). Scritti critici: Su per l'erta (Bologna 1903); Il giovane e l'Altro (Ferrara 1920). Un dramma: La casa alle tre vie (Milano 1926).