MOSCATI, Pietro
Uomo politico e scienziato, nato a Milano il 15 giugno 1739, morto ivi il 19 gennaio 1824. Ancor giovanissimo fu nominato professore all'università di Pavia e nel 1772 passò in qualità di chirurgo all'Ospedale maggiore di Milano, di cui nel 1785 divenne direttore, ma ne fu rimosso tre anni dopo per accuse di cattiva amministrazione che egli poté dimostrare infondate. Quando nel maggio del 1796 il Bonaparte entrò in Milano, il M. che aveva aderito alle idee democratiche, riebbe l'antica carica che però dovette presto lasciare, perché fu nominato (30 giugno 1797), membro del Direttorio esecutivo della Repubblica Cisalpina. L'anno dopo, insieme con gli altri suoi due colleghi, il Paradisi e il Sommariva, fu dimesso dal Brune e allora riprese il suo ufficio di direttore dell'Ospedale maggiore, fino a quando sostituì (1799) il Rasori nella cattedra di patologia clinica medica all'università di Pavia. Sopraggiunta la reazione austro-russa, fu tra i deportati alle Bocche di Cattaro. Tornato in Lombardia, fu chiamato a far parte della Consulta di stato, ebbe la direzione generale della pubblica istruzione, la presidenza del magistrato di sanità, infine la nomina al senato. Nel 1802 aveva assistito ai comizî di Lione, riportandone la nomina a membro del collegio elettorale dei dotti. Caduto il regno italico (1814), si ritirò a vita privata.
Bibl.: T. Casini, Studi e ritratti, Roma 1914; P. Pecchiai, Della vita del dott. P. M., Milano 1913.