PARZANESE, Pietro Paolo
Poeta, nato ad Ariano di Puglia l'11 novembre 1809, morto a Napoli il 29 agosto 1852. Dedito al suo ministero sacerdotale e agli studî, il P. trascorse quasi intera la sua vita ad Ariano, donde si mosse solo per frequenti gite a Napoli, assai apprezzato nei circoli letterarî di quella città, e presto largamente popolare. Come la sua vita, così la sua poesia è circoscritta dall'ambito del villaggio: "buono e pio poeta del villaggio" lo definì appunto il De Sanctis. Buon conoscitore di Victor Hugo e del Lamartine, che tradusse adattandoli alla sua semplice personalità, traduttore della Bibbia, spirito virgiliano per natura e per assidua dimestichezza col poeta latino, il P. ebbe qualche conoscenza anche dei romantici tedeschi; ma la sua tenue poesia ha impronta nettamente personale, sia che canti in facili ritmi la patria o la fanciullezza o la povertà e il dolore dell'umile gente, temperati dalla fede in una vita migliore, sia che s'immerga con superficiale ma schietta gioia nella contemplazione della natura, via anch'essa per giungere a Dio.
Opere principali del P.: Armonie italiane (1841), Canzoni popolarì (1841), Canti del Viggianese (1846), Canti del povero (1852); molto altro - traduzioni, drammi, versi e prose varie - lasciò inedito e si vien pubblicando sparsamente. Cfr., oltre alle molte edizioni popolari, le Poesie edite ed inedite (Napoli 1856-57); le Opere complete (Ariano 1889-98); l'antologia Poesie e prose di P. P. P., a cura di C. De Vivo (Napoli 1913); i Canti educativi inediti e dispersi, raccolti da F. Lo Parco (ivi 1921), che vi premise un profilo biografico e un saggio critico, e vi citò i numerosi suoi scritti anteriori sul Parzanese.
Bibl.: F. De Sanctis, La lett. ital. nel sec. XIX, lez. XI; A. Galletti, L'opera di V. Hugo nella lett. it., in Giorn. storico della letterat. ital., suppl. VII (1904). Cfr. inoltre gli scritti del Lo Parco ricordati sopra.