Diplomatico italiano (Roma 1898 - ivi 1971), fratello di Ludovico. Entrato in carriera nel 1920 fu inviato (1935) come esperto alla conferenza di Stresa; console generale a Salonicco (1935), ministro a Kābul (1936-44), quindi (1944-47) inviato con rango di ambasciatore a Mosca, dove ebbe il compito di riprendere le relazioni diplomatiche con l'URSS interrotte dalla guerra. Ambasciatore a Parigi (1947-58), passò poi a Bonn (1958-61) e infine a Londra (1961-64); fu poi presidente della RAI (1964-69) e quindi della CRI. Ha lasciato opere a carattere autobiografico (Ricordi di un ambasciatore, 1954; Valigia diplomatica, 1956; Il mondo di un ambasciatore, 1965) e di attualità politica.