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TACCA, Pietro

di Luigi Servolini - Enciclopedia Italiana (1937)
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TACCA, Pietro

Luigi Servolini

Scultore e fonditore in bronzo, nato a Carrara nel 1577 e morto a Firenze il 26 ottobre 1640. Fu il più geniale assertore della tradizione del suo maestro Giambologna, la cui arte continuò in pieno Seicento, e l'artista toscano più poderoso dell'epoca. Quindicenne si recò a Firenze, dove si stabilì definitivamente. Nel 1609 fu nominato statuario del granduca, succedendo al Giambologna, di cui terminò varie opere rimaste incompiute, tra le quali i monumenti equestri a Enrico IV re di Francia e a Ferdinando I in Firenze. Nel 1617 eseguì e allestì la base per il monumento a Ferdinando I in Livorno, opera di Giovanni Bandini, e vi aggiunse poi i "Quattro mori" in bronzo (le due statue anteriori nel 1623, le due posteriori nel 1625): figure poderose di schiavi neri incatenati, d'ispirazione michelangiolesca, ma raggruppate e mosse con gusto barocco (vedi livorno, XXI, p. 337). Il lavoro che gli diede maggior fama è il grandioso monumento equestre (1634-40), in bronzo, a Filippo IV re di Spagna - grande quattro volte il naturale - il cui cavallo, nell'atto d'impennarsi, si sorregge soltanto sulle zampe posteriori e sulla coda che scende fin sulla base. Questo monumento, terminato dall'artista pochi mesi prima della sua morte, domina nel centro della Piazza d' Oriente a Madrid. Per effigiare il monarca, il T. si valse di due dipinti a olio di Rubens. Della feconda produzione dell'artista carrarese segnaliamo ancora: i lavori ordinatigli dai Medici per la cappella di S. Lorenzo; le quattro statue di angeli e di evangelisti nella chiesa della SS. Annunziata in Firenze; e, per la piazza omonima, le due belle fontane. In questi soggetti decorativi egli riafferma il gusto fiorentino e la tradizione del Giambologna. Lavorò, inoltre, insieme con altri, alle porte di sinistra del duomo di Pisa; eseguì ritratti in cere colorate (busto di Cosimo II) ed ebbe pure buona pratica di architettura. Tra i numerosi suoi allievi ricordiamo: Ludovico Salvetti, Bartolommeo Cennini, Cosimo di Luigi Cappelli, Bartolommeo Salvini, Francesco Maria Bandini. Il figlio Ferdinando, suo diretto collaboratore (nato a Firenze l'8 ottobre 1619 e ivi morto il 24 febbraio 1686), fu scultore e architetto. Mentre si era recato in Spagna a collocare la statua equestre di Filippo IV per incarico del granduca di Toscana, seppe la notizia della morte del padre. Rimase allora fuori di Firenze per due anni, e al ritorno si fece confermare l'ufficio fino all'ultimo tenuto dal padre, e attese a terminare varie sue opere rimaste incompiute, tra cui la colossale statua di Ferdinando I per uno dei sepolcri di S. Lorenzo; e ne eseguì molte altre nuove in bronzo. Tra i lavori migliori di Ferdinando ricordiamo: il crocefisso bronzeo sull'altare maggiore della cattedrale e il putto sulla fonte di Piazza del comune di Prato; il crocefisso nel duomo di Pietrasanta; il tabernacolo sull'altare maggiore della chiesa di S. Giovanni in Livorno. Buona fama ebbe anche come autore di disegni per apparati, per macchine e per fabbriche.

Bibl.: F. Baldinucci, Notizie de' professori del disegno, ecc., Firenze 1681 segg., IV; C. Campori, Memorie biogr. degli scultori nati a Carrara, Modena 1873, pag. 234 segg.; A. E. Brinkmann, Barockskulptur, Berlino 1920; id., Barok-Bozzetti, Francoforte 1923; id., Platz u. Monument, Berlino 1923; E. Lewy, P. Tacca. Ein Beitrag zur Geschichte der florentiner Skulptur, Colonia 1928; E. S. Bianchi, in Riv. d'arte, XI (1929), pp. 581-589.

Vedi anche
Giovanni Bandini detto dell'Opera Giovanni Bandini detto dell'Opera. - Scultore (Castello, Firenze, 1540 - Firenze 1598). Allievo di B. Bandinelli, lavorò a lungo nel duomo di Firenze al completamento della balaustrata del coro (1572) e alle statue di s. Giacomo e di s. Filippo (1576-77) per i pilastri della cupola. Autore, nel 1573, ... Giovanni Battista Foggini Scultore e architetto (Firenze 1652 - ivi 1725). Allievo di E. Ferrata a Roma, fu attivo a Firenze dove dal 1677 al 1691 lavorò alla decorazione della cappella Corsini al Carmine e della cappella Feroni nella SS. Annunziata. Nelle sculture, il ricordo berniniano viene spesso offuscato dalla sovrabbondanza ... Ferdinando II de' Medici granduca di Toscana Ferdinando II de' Medici granduca di Toscana. - Figlio (Firenze 1610 - ivi 1670) di Cosimo II; successo al padre nel 1620 sotto la reggenza della nonna Maria Cristina e della madre M. Maddalena d'Austria, subì la loro influenza anche dopo la maggiore età, commettendo numerosi gravi errori, tra cui la ... Livorno Comune della Toscana (104,8 km2 con 160.949 ab. nel 2008), capoluogo di provincia. È situata sul Mar Tirreno, all’estremità meridionale della pianura costiera dell’Arno, a 15 km dalla foce del fiume. La crescita urbanistica è avvenuta a partire dal centro storico fortificato, impostato nel 16° sec. in ...
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    Scultore (Carrara 1577 - Firenze 1640). Allievo e collaboratore del Giambologna, alla morte di questo fu nominato "statuario" di corte e attese a importanti commissioni, rivelandosi il più notevole scultore toscano del tempo. Con estrema padronanza della fusione in bronzo, realizzò per la base del monumento ...
Vocabolario
tacca
tacca s. f. [dal germ. *taikka «segno»]. – 1. Piccolo incavo ottenuto sul margine di un oggetto con due tagli convergenti così da assumere, solitamente, una forma a V: le t. del braccio della stadera, corrispondenti ciascuna a un determinato...
tacco
tacco s. m. [prob. retroformazione da taccone] (pl. -chi). – 1. Rialzo della scarpa, attaccato alla suola in corrispondenza e sotto al calcagno, alto da pochi millimetri a parecchi centimetri (come in molti tipi di scarpe da donna): scarpe...
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