TENERANI, Pietro
Scultore, nato a Torrano di Carrara l'11 novembre 1789, morto in Roma il 14 dicembre 1869. Guadagnata una pensione, nel 1813 si recò a Roma. Frequentò lo studio del Canova, ma più le lezioni che all'Accademia di San Luca teneva allora il Thorwaldsen, di cui divenne l'allievo preferito e il più assiduo collaboratore. Si pose in vista con la Psiche abbandonata (ora al Palazzo Lenzoni di Firenze), eseguita nel 1819 con quella fredda correttezza formale propria agli artisti sviati dalla preoccupazione dei dettami accademici. La perizia tecnica, che il T. ebbe veramente notevole, gli procurò fra i contemporanei una fama assai superiore a quella che gli si possa riconoscere oggi. Soltanto nei ritratti, più direttamente a contatto col vero, riesce a dare vibrazioni di vita alla forma sapiente. Dopo la Psiche modellò altre figure e gruppi mitologici di cui fece molte repliche, come Cupido che toglie la spina dal piede di Venere (1822), Fauno che suona la tibia, Psiche svenuta, Flora (1835), Vulcano, Vesta; molti ritratti e statue commemorative come quella di Ferdinando II (1857), ora all'università di Messina; di Simone Bolívar (eseguito nel 1842 per Bogotá e nel 1852 per Caracas); di Pellegrino Rossi, modellata fino dal 1854 ma collocata in Carrara solo nel 1876 dopo la morte dell'autore; di G.C. Wentworth, inaugurata nel 1862 a Sydney; soggetti e statue sacre: la Deposizione per la cappella Torlonia in S. Giov. Laterano (1846); l'Angelo della Resurrezione per il monumento della duchessa Lante in S. Maria sopra Minerva (1846); le statue colossali di S. Alfonso dei Liguori (1838, Roma, S. Pietro); di S. Benedetto (Roma, S. Paolo); di S. Giovanni Evangelista (1836, Napoli, S. Francesco di Paola); varî monumenti funebri, come quello a G.B. Costabili (1852, Cimitero comunale di Ferrara); a Pio VIII in S. Pietro in Roma, in cui convenzionale e pesante è l'insieme, ma notevoli le singole figure, specialmente quella espressiva del papa.
Bibl.: O. Garbarini, Il pontificato romano simboleggiato da P. T. nel monumento di Pio VIII, Rieti 1866; G. Rovani, Le tre arti, ecc., Firenze 1880; A. Borzelli, Prime linee di una storia della scultura italiana nel sec. XIX, Napoli 1912, p. 41; L. Callari, Storia dell'arte contemporanea italiana, Roma 1909, p. 11; S. Vigezzi, La scultura italiana dell'Ottocento, Milano 1932; G. Nicodemi-E. M. Dufflocq, Le arti italiane nel sec. XIX e XX, ivi 1935, p. 36.