TORREGIANI, Pietro
Scultore, nato a Firenze nel 1472, morto a Siviglia nel 1528. Frequentò la scuola che Lorenzo il Magnifico teneva nel giardino mediceo di S. Marco e vi ebbe un diverbio (narrato dal Vasari e dal Cellini) col condiscepolo Michelangelo cui schiacciò il naso con un pugno. Dovette per questo lasciare Firenze verso il 1492 e fu a Bologna e a Roma, dove lavorò ornamenti di stucco nell'appartamento Borgia in Vaticano per Alessandro VI, del quale fece anche un busto. Lasciata per qualche tempo la scultura per la milizia, a quella ritornò verso il 1510, recandosi attraverso le Fiandre in Inghilterra, dove esegui la tomba di Enrico VII e quella della madre sua Margherita di Richmond nell'abbazia di Westminster, e quella di John Yonge in Chancery Lane (oggi a Londra, Public Record Office Museum). Dopo il 1519 passò in Spagna dove fece fra l'altro un S. Girolamo in terracotta dipinta per la chiesa dei gerolamini a Siviglia (oggi nel museo) e, sembra, altri lavori in quella città e a Granata. La sua scultura è accuratamente modellata e talvolta assai realistica nell'accentuazione delle forme: rimane fondamentalmente fiorentina anche nei tentativi di adattarsi al gotico inglese; alla tendenza realistica obbediscono specialmente le sue figure in bronzo e quelle in terracotta policroma che servirono di modello un secolo dopo agli artisti spagnoli. Al T. è con fondamento attribuita la medaglia di Federico da Montefeltro duca d'Urbino col motto dell'Ordine della giarrettiera, per analogia con un medaglione in bronzo di sir Thomas Lowell che è a Westminster.
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