Verri, Pietro
Letterato, storico ed economista (Milano 1728 - ivi 1797). Tra le personalità di maggiore rilievo della cultura italiana settecentesca, è considerato tra i padri dell’illuminismo riformatore lombardo. Esordì con indagini sulla struttura economica lombarda e con saggi a carattere prevalentemente morale di impostazione utilitaristica; svolse un ruolo centrale nel periodico «Il Caffè» (1764-66); fu vicepresidente (1772) e poi presidente (1780) della Magistratura camerale. Consigliere intimo di Stato (1783) e membro della municipalità repubblicana (1796), espresse nell’attività di governo la sua sensibilità riformista, ritenendo strumentali al decollo della manifattura lombarda e alla formazione di una nuova classe borghese sia la liberalizzazione dei commerci sia la lotta contro gli abusi fiscali, il dispotismo e l’iniquità tributaria. Tra le opere: Osservazioni sulla tortura (1777), forte e aperta denuncia di quella pratica disumana; Meditazioni sull’economia politica (1771), la Storia di Milano (1783-99, continuata da P. Custodi).