VESCONTE, Pietro
(Petrus Vesconte de Janua). – Di origine genovese, trapiantato a Venezia, sono ignoti il luogo e la data di nascita.
Gli scarni elementi biografici debbono essere dedotti dalle carte e dagli atlanti nautici da lui realizzati, che sono per lo più firmati e datati. Vesconte diede una spinta decisiva al consolidamento, nella città lagunare, di una tradizione professionale e di botteghe specializzate nel campo. La sua ricca produzione contempla sia la mappa su singola pelle, da lui definita carta, sia una sequenza di pergamene perfettamente rifilate e incollate a coppie di tavolette contigue, da lui definite tabule, rilegate insieme nella forma di un atlante.
Vesconte è attivo nel 1311, quando firma come Petrus Vesconte de Janua la sua prima carta nota (Archivio di Stato di Firenze, Carte nautiche 1). Due anni dopo, nel 1313, redasse e firmò un atlante di grandi dimensioni (aperto misura 470×400 mm), oggi conservato a Parigi (Bibliothèque nationale, Cartes et plans, Rés. Ge. DD687), la cui sottoscrizione riporta: Petrus Vesconte de Janua fecit ista (-s- aggiunta in inchiostro nero) tabulas anni (-i- corretto in -o- con inchiostro nero) d[omi]ni M CCC XIIJ.
Vesconte risiedeva in Venezia sicuramente nel 1318, come specificato nella sottoscrizione autografa di accompagnamento all’atlante Correr (Venezia, Museo Correr, Port. 28): Petrus Vessconte de Janua fecit istam tabula[m] i[n] Venetia anno d[omi]ni M CCC XVIII.
La figura miniata alla c. 2, raffigurante un personaggio abbigliato con una lunga veste blu e un cappello rosso sul capo, intento a misurare le linee della rosa dei venti su un atlante aperto, è stata interpretata come lo stesso Pietro. Sottoscrizioni analoghe a quella del 1318 si leggono nell’atlante di Vienna del 1318 (Österreichischen Nationalbibliothek, Cod. 594), in quello di Zurigo del 1321 (Zentralbibliothek, RP 4) e in quello di Lione (Bibliothèque municipale, Ms. 175) databile al 1321 per evidenti affinità stilistiche con l’esemplare zurighese (De Marchi, 2015, e 2016-17).
Nel decennio successivo collaborò a lungo (1320-30 circa) con Marino Sanudo Torsello, come autore di una serie di carte nautiche, mappe e mappamondi destinate ad accompagnare il Liber secretorum fidelium crucis, per dare una visione d’insieme dei luoghi della Terrasanta da riconquistare. Tra i testimoni conosciuti solo il manoscritto vaticano, databile 1320 o 1321, contiene la firma di Vesconte: carta nautica, ante 1321 (Napoli, Biblioteca nazionale, V.F. 35); mappamondo, carte nautiche e piante, 1320 o 1321 (Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1362A); carte nautiche e mappamondo, 1321 circa (Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. lat. 2972); mappamondo, carte e piante, 1321 circa (Oxford, Bodleian Library, Tanner 190); mappamondo, carte e piante, 1322-29 (Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 548); carte e piante, 1329 circa (Firenze, Biblioteca Riccardiana, 237); mappamondo, carte e piante, 1325-30 (Londra, British Museum, Add. 27376); mappamondo, carte e piante, 1332 circa (Bruxelles, Bibliothèque royale, 9347-9348); mappamondo, carte e piante, 1332 circa (Bruxelles, Bibliothèque royale, 9404-9405).
Non è certo se, oltre alla pratica della cartografia – non ancora mestiere qualificante e riconosciuto – Vesconte svolgesse altri lavori. Un documento veneziano dell’anno 1326 o 1327 (Piersantelli, 1971) nomina un chirurgo, tale magister Petrus Visconte de Janua, accorso in aiuto di un notaio trevigiano, Petrus Flor, affetto da idropisia. Al medico genovese, dimorante a Venezia, sarebbe spettato un cospicuo compenso qualora la sua cura avesse avuto effetto. La possibilità che il cartografo esercitasse la professione di chirurgo non va a inficiare la sua profonda competenza in campo cartografico, forse perseguita e affinata come attività secondaria. La dimestichezza con lo zodiaco, le stelle e i pianeti, visibile nel calendario con illustrazioni zodiacali dell’atlante parigino del 1313 e nei calendari del corpus veneziano del 1318-21, potrebbe anzi dipendere, in parte, proprio dal bagaglio culturale assimilato tramite il suo primo mestiere.
Nell’atlante di Zurigo e nella carta della Biblioteca Medicea Laurenziana, datati rispettivamente 1321 e 1327 (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Palat. 248), una variante della firma, Perinus/ Perrinus al posto del più consueto Petrus, fa pensare all’intervento di un parente, forse di un figlio, che potrebbe essere subentrato nell’attività. Entrambe le opere mostrano stretta attinenza con i lavori di Pietro e, nel caso dell’atlante di Zurigo, è certamente intervenuta la stessa bottega di miniatori che lavorò anche negli atlanti del Correr, di Vienna e di Lione (De Marchi, 2015, e 2016-17), alla quale vengono assegnate diverse opere, tra oreficerie con miniature sotto cristallo e manoscritti liturgici (Spiandore, 2012, e 2013-14; Toniolo, 2012). La collaborazione con questa bottega fu sistematica e diede inizio all’adozione di una fortunata mise en page che mostra agli angoli delle mappe piccole figure miniate su fondo oro rappresentanti la Vergine, il Tetramorfo e una schiera di santi dal potere taumaturgico e protettivo, riconoscibili tramite iscrizione o grazie al loro attributo iconografico (De Marchi, 2015).
La carta nautica di Firenze del 1327 rappresenta le coste dal mar Nero fino all’Atlantico con le isole britanniche; la mappa, dipinta sulla pelle del dorso di un animale con collo a vista, misura 570×920 mm. Sul collo si legge: Perrinus Vessconte fecit istam cartam anno d[omi]ni m ccc xxvii in Veneciis. Diversamente dalla carta del 1311, la cui decorazione si limitava a piccole manine posizionate sulle città di Roma, Pisa e Negroponte e al semplice disegno a penna di montagne e campanili, la carta del 1327 possiede preziosi inserti miniati dovuti a un artista veneziano (De Marchi, 2016-17).
Se ne ignora la data di morte.
Fonti e Bibl.: Carte e atlanti firmati da Vesconte: Archivio di Stato di Firenze, Carte nautiche, 1; Parigi, Bibliothèque nationale de France, Département Cartes et Plans, CPL GE DD-687 (RES); Venezia, Biblioteca del Museo Correr, Port. 28; Vienna, Österreichische Nationalbibliothek, Cod. 594; Lione, Biliothèque Municipale de Lyon, Ms. 175; Zurigo, Zentralbibliothek, RP 4; Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Palat. 248. Manoscritti del Liber secretorum fidelium crucis contenenti lavori di Vesconte o a lui attribuibili: Napoli, Biblioteca nazionale, V.F. 35; Città del Vaticano, Biblioteca apostolica Vaticana, Pal. lat. 1362A, Vat. lat. 2972, Pal. lat. 548; Oxford, Bodleian Library, Tanner 190; Firenze, Biblioteca Riccardiana, 237; Londra, British Museum, Add. 27376; Bruxelles, Bibliothèque royale, 9347-9348, 9404-9405.
G. Tiraboschi, Storia della letteratura italiana, VI, Modena 1790, p. 218; P. Matkovic, Alte handschriftliche schifferkarten in der kais. Hof-Bibliothek in Wien, in Programm des K.K. Gymnasiums zu Warasdin am Schlusse des Schuljahres 1860, Agram 1860, pp. 3-15; Id., Alte Handschriftliche Schiffer-Karten in den Bibliotheken zu Venedig, Wien 1863, pp. 21 s.; G. Berchet, Portolani esistenti nelle principali biblioteche di Venezia, Venezia 1866, p. 1; C. Desimoni, Elenco di carte ed atlanti nautici di autore genovese oppure in Genova fatti o conservati, in Giornale linguistico, II (1875), pp. 41-71 (in partic. pp. 45 s.); P. Cesare, Una carta nautica genovese del 1311, in Archivio storico italiano, VII (1881), pp. 381-384; G. Uzielli - P. Amat di San Filippo, Studi biografici e bibliografici sulla storia della geografia in Italia, II, Mappamondi carte nautiche portolani ed altri monumenti cartografici specialmente italiani dei secoli XIII-XVII, Roma 1882, pp. 51-55, 295; K. Kretschmer, Marino Sanudo der Ältere und die Karten des Petrus Vesconte, in Zeitschrift der Gesellschaft für Erdkunde zu Berlin, XXVI (1891), pp. 352-370; C. Desimoni, Una carta della Terra Santa del secolo XIV nell’Archivio di Stato in Firenze: Marino Sanuto e P. V., in Archivio storico italiano, XI (1893), pp. 241-258 (in partic. pp. 254 s.); A.E. Nordenskiöld, Periplus. An essay on the early history of charts and sailing-directions, Stockholm 1897, pp. 56-58; A. Magnocavallo, I codici del “Liber secretorum fidelium crucis” di Marin Sanudo il Vecchio, in Rendiconti del Reale Istituto lombardo di scienze e lettere, XXXI (1898), pp. 1113-1127; K. Kretschmer, Die italienischen Portolane des Mittelalters: Ein Beitrag zur Geschichte der Kartographie und Nautik, Berlin 1909, pp. 110-117; H.J. Hermann, Die italienischen Handschriften des Dugento und Trecento, Leipzig 1928, scheda 28, pp. 32 s.; C. de La Ronciere, Les portulans de la Bibliotheque de Lyon, in Les portulans Italiens, in Lyon, Bibliothèque de la Ville, Documents paleographiques, typographiques, iconographiques, Lyon 1929, pp. 7-12, tavv. I-IX; F. Gabriel, Les portulans de la Bibliothèque de Lyon, in Tables du Journal des savants, X (1931), pp. 394-396; G. Gerola, Le carte nautiche di P. V. dal punto di vista araldico, Atti del II Congresso di studi coloniali..., Napoli... 1934, Firenze 1936, pp. 102-123; Y. Kamal, Hallucinations scientifiques (Les portulans), Leiden 1937, pp. 77-81, 83-87; P. Revelli, Cristoforo Colombo e la scuola cartografica genovese, Genova 1937, tavv. 28-29; R. Almagià, Monumenta Cartographica Vaticana. Planisferi carte nautiche ed affini dal sec. XIV al XVII, esistenti nella Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano 1944, pp. 13-23; L.C. Mohlberg, Katalog der Handschriften der Zentralbibliothek Zürich, I, Mittelalterlicher Handschriften, Zürich 1951, p. 89; L. Casanova, Inventario dei portolani e delle carte nautiche del Museo Correr, in Bollettino dei Musei civici veneziani, III-IV (1957), pp. 17-36, n. 28; Catalogue des cartes nautiques sur velin conservées au Departement des cartes et plans de la Bibliothèque nationale, a cura di M. Foncin - M. Destombes - M. de La Roncière, Paris 1963, pp. 10-12; F. Gualdi, Marin Sanudo illustrato, in Commentari. Rivista di critica e storia dell’arte, XX (1969), pp. 162-198; G. Piersantelli, L’Atlante Luxoro, in Miscellanea di geografia storica e di storia della geografia nel primo centenario della nascita di Paolo Revelli, Genova 1971, pp. 115-141 (in partic. pp. 135-138, 136 nota 79); B. Degenhart - A. Schmitt, Marino Sanudo und Paolino Veneto: Zwei Literaten des 14. Jahrunderts in ihrer Wirkung auf Buchillustrierung und Kartographie in Venedig, Avignon und Neapel, in Römisches Jahrbuch für Kunstgeschichte, XIV (1973), pp. 3-137; L. Pagani, P. V.: carte nautiche, Bergamo 1977; M. Mollat du Jourdin - M. de la Roncière, Les Portulans. Cartes marines du XIIIe au XVIIe siècle, Fribourg-Paris 1984, pp. 198-201 (trad. it. Teramo 1992, pp. 193-196); T. Campbell, Census of pre-sixteenth-century portolan charts, in Imago Mundi, XXXVIII (1986), pp. 67-94; T. Campbell, Portolan charts from the late thirteenth century to 1500, in The history of cartography, I, The history of cartography in prehistoric, ancient and medieval Europe and the Mediterranean, a cura di J.B. Harley - D. Woodward, Chicago-London 1987, pp. 371-463 (in partic. p. 434 nota 439); H.P. Höhener, Der Portolanatlas von 1321. Präzisionsarbeit aus Venedig, in Zentralbibliothek Zürich. Schatzkammer der Überlieferung, a cura di A. Cattani - B. Weber, Zürich 1989, pp. 19-21, 147; C. Astengo, Elenco di carte nautiche e atlanti nautici medievali di autore genovese, in Annali di ricerche e studi di geografia, XLVI (1990), pp. 1-28 (in partic. pp. 5-13); Carte da navigar. Portolani e carte nautiche del Museo Correr 1318-1732 (catal.), a cura di S. Biadene, Venezia 1990, pp. 40-43; R. Benedetti, L’Atlante Vesconte di Zurigo. Raffronto con i mss. Venezia, BMC, port. 28 e Lyon, BM, 175, in Bollettino dei Musei civici veneziani d’arte e di storia, XXXV (1991), pp. 5-17; Perrino Vesconte. Carta nautica, in Cristoforo Colombo e l’apertura degli spazi (catal.), I, a cura di G. Cavallo, Genova-Roma 1992, pp. 304-307; P. Falchetta, Marinai, mercanti, cartografi, pittori. Ricerche sulla cartografia nautica a Venezia (sec. XIV-XV), in Ateneo veneto, CLXXXII (1995), pp. 7-109 (in partic. pp. 29-37); P. V.: portulanatlas, 1318, in Die 50 schönsten Karten und Globen der Österreichischen Nationalbibliothek, a cura di F. Wawrik, Wien 1995, pp. 46 s.; G. Curzi, Allegoria dell’embargo e propaganda per la crociata nelle opere di Marin Sanudo il vecchio, in Storia dell’arte, LXXXIX (1997), pp. 5-26; E. Edson, Reviving the crusade: Sanudo’s schemes and Vesconte’s maps, in Eastward bound. Travel and travellers: 1050-1550, a cura di A. Rosamund, Manchester 2004, pp. 131-155; R. Pujades i Bataller, Les cartes portolanes: la representació medieval d’una mar solcada, Barcelona 2007; L. De Marchi, Navigare con arte. L’atlante di Lione e gli esemplari di lusso nella Venezia di P. V., tesi di specializzazione, Università degli studi di Padova, a.a. 2011-12; S. Spiandore, Miniature veneziane sotto cristallo. L’altare portatile di Firenze e la croce di Foligno, in Rivista di storia della miniatura, XVI (2012), pp. 35-45 (in partic. pp. 36, 39); F. Toniolo, Per la miniatura veneziana di inizio Trecento: il manoscritto 1601 della Biblioteca Universitaria di Padova, in Miniatura, lo sguardo e la parola. Studi in onore di Giordana Mariani Canova, a cura di F. Toniolo - G. Toscano, Cinisello Balsamo 2012, pp. 151-157; R. Pujades i Bataller, De Génova a Venecia y Mallorca. La emigración de cartógrafos ligures y la expansión mediterránea de las cartas de nevagar (siglo XIV), in Circolazione di uomini e scambi culturali tra città (secoli XII-XIV), Atti del XXIII Convegno internazionale di studi... Pistoia... 2011, Roma 2013, pp. 79-167; E. Vagnon, Cartographie et représentations de l’Orient méditerranéen en Occident: du milieu du 13 à la fin du 15 siècle, Turnhout 2013, ad ind.; S. Spiandore, Le miniature sotto cristallo di rocca nella cultura figurativa veneziana a cavallo tra Duecento e Trecento, tesi di dottorato, Università degli Studi di Padova, a.a. 2013-14, pp. 185-188, 259-264; Ead., Miniature sotto cristallo e smalti traslucidi in un misconosciuto altare portatile a Malta, in Arte veneta, LXXI (2014), pp. 225-237; L. De Marchi, Come antiche preghiere. Gli atlanti veneziani del V., in Rivista di storia della miniatura, XIX (2015), pp. 46-57; Ead., Mari dipinti e immagini sacre nella cartografia. Per una storia di carte, atlanti e planisferi miniati a Venezia nel XIV e XV secolo, tesi di dottorato, Università Ca’ Foscari Venezia, a.a. 2016-17, pp. 123-215; R.L. Pflederer, P. V. Pioneer of early sea charts, in The Portolan. Journal of the Washington Map Society, CVI (2019), pp. 27-36.