ZOLI, Pietro
Attore, nato a Forlì il 2 novembre 1830, morto a Rocca San Casciano il 30 marzo 1899. Gli perì il padre nei moti del '31; nel 1848 si arruolò nella Legione Lombarda e fece la campagna del Veneto; poi si addottorò in chimica, ma infine si diede al teatro. Esordì come "primo attore" con Trenti e Venturini (1856-57); ma per la figura bassa e tozza e la grossa testa affossata nelle spalle, calzò la parrucca e si fece "caratterista" affermando una propria personalità artistica non fine, ma efficace in compagnia Tassani. Fu poi con la Robotti e, dopo altre compagnie, passò nel 1866 con Majeroni al Fondo di Napoli, esordendo nella Gerla di Papà Martin con successo vivissimo. In quel tempo Dumas padre, che lo udì a Firenze nel suo Don Giovanni, lo complimentò personalmente paragonandolo al Lemaître. Ebbe compagnia propria, trovando sempre un pubblico plaudente, specie in Malvina, Papà Loriot, il Barbiere di Gheldria, ecc., ora commovendo profondamente, ora strappando la grossa risata.
Costruì un teatro a Costantinopoli - che fu distruttto dal fuoco poco dopo l'apertura - e, tornato in Italia, passò da una ad altra compagnia perdendo in parte il favore del pubblico. Negli ultimi anni della sua vita fu direttore di una filodrammatica a Rocca San Casciano.