piglio
Vale " aspetto o atteggiamento del volto ", né allude necessariamente a un comportamento ostile, come per lo più avviene nell'uso attuale; è perciò sempre accompagnato da un aggettivo qualificativo che lo determina: If XXII 75 mal piglio (di Barbariccia); XXIV 20 piglio / dolce (di Virgilio; in entrambi gli esempi è in rima equivoca con piglio, deverbale di ‛ pigliare '). Il libero piglio con cui Virgilio risponde a D. (Pg III 64) è il " fare franco e sicuro proprio di chi si sente finalmente libero da un'incertezza penosa " (Scartazzini-Vandelli).