PILADE (Πυλάδης, Pylades)
Figlio del focese Strophion e di Anaxibia, sorella di Agamennone, P. è insieme il cugino e il più caro amico di Oreste: insieme trascorrono la fanciullezza, quando Oreste viene inviato, dopo l'uccisione del padre, presso Strophion e insieme compiono la vendetta contro Clitennestra ed Egisto, e il viaggio in Tauride con la conseguente liberazione di Ifigenia.
La figura di P., ignota ad Omero, riveste importanza soprattutto con le opere dei grandi tragici.
Nell'arte figurativa, P. è ricordato da Pausania (i, 22, 6) come un personaggio di un quadro nella Pinacoteca dei Propilei, nell'episodio del combattimento contro le figlie di Nauplios, corse in soccorso di Egisto. Luciano (Tox., 7) ricorda che le figure di P. ed Oreste apparivano in un tempio scitico detto Oresteion ed erano onorati con il nome di κόρακοι, cioè ϕίλιοι δαίμονες. Nei monumenti a noi pervenuti P. non appare mai solo, ma sempre insieme alla figura del compagno Oreste (v.) negli episodî dell'uccisione di Egisto (v.) e Clitennestra (v.), nel riconoscimento con Elettra (v.), che in seguito diverrà sua sposa, e soprattutto nella liberazione di Ifigenia (v.).
Bibl.: G. Radke, in Pauly-Wissowa, XXIII, 1959, c. 2077 ss., s. v. Pylades.