pilastro
La parola compare nei sonetti terminali del Fiore, in corrispondenza con pilerez, " piccoli pilastri ", del Roman de la Rose.
Nella rappresentazione cifrata dell'atto sessuale effettuata in questi sonetti, i due p. sorreggenti la sacra immagine rappresentano le gambe della donna. È dapprima Venere che si appressa ad essi col suo fuoco (E riposando sì ebbe avvisata / ... tra due pilastri una balestriera, / la qual natura v'avea compassata. / Su' pilastri un'imagine avea assisa, CCXXIII 7 e 9: " Puis avise, com bone archiere, / Par une petitete archiere / ... Que Nature ot par grant maistrise / Entre deus pilerez assise. / Cil pileret d'argent estaient... ", Roman de la Rose 20796-97), poi il poeta per concludervi il suo pellegrinaggio: Tant'andai, giorno e notte camminando, / col mi' bordon che non era ferrato, / che 'ntra duo be' pilastri fu' arrivato, CCXXIX 3 (" Lors ai tant fait e tant erré, / A tout mon bourdon desferré, / Q'entre les deus beaus pilerez, / Con viguereus e legerez, / M'agenoillai senz demourer ", Roman de la Rose 21589).