ALBERTELLI, Pilo
Letterato e patriota, nato a Parma il 10 ottobre 1907, morto a Roma il 24 marzo 1944. Professore di filosofia. Oppositore tenace del fascismo, subì un primo arresto a 20 anni, per aver collaborato a una rivista letteraria chiaramente antifascista. Uomo libero, educò i giovani a pensare e agire da uomini liberi. Fu, nel 1942, tra i fondatori del Partito d'Azione. Dopo l'8 settembre 1943 divenne uno dei principali capi militari della resistenza romana. Arrestato il 1° marzo 1944 dalla polizia fascista, fu selvaggiamente torturato per strappargli i nomi degli organizzatori della resistenza, ma non parlò. Fucilato alle Fosse Ardeatine. Al suo nome si intitola il liceo di Roma dove aveva insegnato.
Restano dell'A. notevoli studî di storia della filosofia greca (La dottrina parmenidea dell'Essere, in Annali della Scuola Norm. Sup. di Pisa, 1935, p. 327 segg.; Gli Eleati, Testimonianze e frammenti, nella coll. Filosofi antichi e medievali di Laterza, Bari 1939; Il problema morale nella filosofia di Platone, Roma 1939), saggi politici e pedagogici (Le antinomie dell'educazione, in La Cultura Magistrale, Milano 1939) alcuni ancora inediti. Una versione della Repubblica platonica, interrotta al I libro, è stata continuata da F. Gabrieli.
Bibl.: Pilo Albertelli, a cura del Partito d'azione, Roma, 24 marzo 1945 (articoli di varî ed elenco degli scritti).