DANIELE, Pino (propr. Giuseppe)
Cantautore, chitarrista e compositore, nato a Napoli il 19 marzo 1955 e morto a Roma il 4 gennaio 2015. Il timbro vocale, duttile e sottile, insieme all’indubbia tecnica chitarristica ne hanno fatto uno degli artisti italiani più apprezzati; la delicata espressività delle sue composizioni, così come l’energia dei suoi arrangiamenti rock blues, hanno determinato il successo di un musicista ben inserito nel panorama della musica internazionale, come dimostrano le numerose collaborazioni con artisti del calibro di Gato Barbieri, Eric Clapton, Chick Corea, Al Di Meola, Pat Metheny.
Iniziò la sua carriera come chitarrista e bassista per diverse formazioni napoletane (Batracomiomachia, Napoli centrale), frequentando i protagonisti della scena musicale partenopea degli anni Settanta. Esordì come cantautore con l’album Terra mia (1977), cui fecero seguito Pino Daniele (1979) e Nero a metà (1980). Firmò inoltre le colonne sonore dei film Ricomincio da tre (1981), Le vie del Signore sono finite (1987) e Pensavo fosse amore... invece era un calesse (1991), tutti diretti dall’amico Massimo Troisi.
Nei brani di D. il dialetto napoletano incontra l’andamento ritmico del blues, del funky e le soluzioni armoniche tipiche del jazz, dando vita a un’inedita sintesi tra la canzone melodica italiana e le più moderne sonorità della musica internazionale. Le sperimentazioni dei primi lavori continuarono negli anni Ottanta con diversi album tra cui Vai mò (1981), Bella ’mbriana (1982), Musicante (1984), Schizzichea with Love (1988) e Mascalzone latino (1989). Durante gli anni Novanta, il cantautore abbandonò progressivamente le sonorità fusion e rock blues a vantaggio di un’impostazione più vicina alla musica pop: gli album Un uomo in blues (1991), Che Dio ti benedica (1993), Non calpestare i fiori nel deserto (1995), Dimmi cosa succede sulla Terra (1997) e Come un gelato all’equatore (1999) determinarono la definitiva consacrazione di uno degli artisti più sofisticati della canzone italiana. Il grande successo di pubblico si accompagnò alla progressiva sostituzione del dialetto napoletano a vantaggio di testi in italiano. I successivi Medina (2001), Passi d’autore (2004) e Iguana cafè (2005) segnarono un ritorno alle influenze della world music, che già avevano caratterizzato alcuni lavori degli anni Ottanta. Risale al 2002 la tournée con Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia e Ron; i concerti sono documentati nell’album dal vivo In tour (2002). La successiva pubblicazione di nuovi lavori discografici (Il mio nome è Pino Daniele e vivo qui, 2007; Boogie boogie man, 2010; La grande madre, 2012) andò di pari passo con un ripensamento delle sue origini musicali: nel 2008 pubblicò il triplo CD Ricomincio da 30, registrato insieme a Tullio De Piscopo, James Senese, Tony Esposito, Rino Zurzolo e Joe Amoruso, membri della storica band Neapolitan power. Il cofanetto, dedicato alla memoria di Troisi, contiene nuove versioni di brani celebri del cantautore, oltre a numerosi duetti con artisti internazionali. Nel 2014 fu impegnato con il tour intitolato Nero a metà, in cui reinterpretò i brani dell’omonimo album degli anni Ottanta. La notte del 31 dicembre si esibì per l’ultima volta durante il programma televisivo L’anno che verrà, in onda su Rai Uno.