SEMEGUINI, Pio
Pittore, nato a Quistello di Mantova il 31 gennaio 1898. Ebbe una giovinezza agitata da interessi sociali; dopo un soggiorno in Svizzera, frequenti viaggi a Parigi e un tirocinio di scultura. Dedicatosi esclusivamerite alla pittura si stabilì a Venezia e a Burano. Quivi, negli anni antecedenti alla Guerra mondiale, fu, con Gino Rossi, a capo di un gruppo di artisti in lotta, nelle mostre di Cà Pesaro, per un rinnovamento del gusto, in un piano di cultura europea, contro il verismo aneddotico tardo ottocentesco dominante nella provincia veneta.
Attraverso il ripensamento dei primitivi e degli orientali, la lezione degli impressionisti e di Cézanne, il S. arriva a una pittura di estrema castigatezza formale, diradata in toni delicati e quasi svaniti, al limite della povertà e senza svolgimento, percorsa da una tenue, intima vena di poesia.
Bibl.: N. Barbantini, in Bottega di poesia, Milano 1923, p. 15 segg.; D. Valeri e G. Marchiori, Disegni di P.S., Bologna 1933; G. Marchiori, P.S., Bergamo 1939; R. Pallucchini, Castità di S., in Primato, 1943, p. 78; G. Marchiori, in Arte italiana del nostro tempo, Bergamo 1947; U. Apollonio, P.S. e il suo posto nella pitt. mod., in Vernice, febbraio 1948.