• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

PIORREA alveolare

di Arturo Beretta - Enciclopedia Italiana (1935)
  • Condividi

PIORREA alveolare (dal gr. πῦον "pus", ῥοή "flusso")

Arturo Beretta

Con il nome di piorrea alveolare (scolo di pus dall'alveolo) si comprendono le alterazioni croniche, infiammatorie o atrofiche, dell'apparato di fissazione del dente nell'osso (paradenzio). Questa malattia, per la frequenza con cui porta all'espulsione di denti spesso apparentemente sani e alla rapida involuzione dell'organo di masticazione, non ha minore importanza sociale della carie dentale. A differenza di questa, essa colpisce prevalentemente le persone anziane, più spesso quelle immuni da carie.

Le cause della malattia sono da ricercarsi in fattori locali e generali. Tra i primi va rilevata la mancata igiene della bocca, per cui si formano depositi di residui alimentari e concrezioni di tartaro attorno ai colletti dei denti, che mantengono uno stato cronicamente infiammato della gengiva; l'irritazione di questa da parte di prostesi irrazionali; infine il sovraccarico funzionale dei denti per il loro scarso numero, per anomalie della loro posizione o per l'eccessiva forza e durata della masticazione (digrignare notturno dei denti). I fattori eziologici generali sono dati dall'ereditarietà, da anomalie del ricambio (stitichezza cronica, diatesi urartritica, diabete, ecc.) o da uno squilibrio ormonico. Quale primo sintomo della piorrea alveolare il paziente nota l'infiammazione della gengiva, che diviene tumida e che facilmente sanguina; poi, alla pressione digitale, la fuoruscita di pus dal margine gengivale, attorno al colletto del dente, spesso con formazione di veri ascessi; e infine il tentennamento e l'espulsione del dente. In altri casi mancano in un primo tempo i fatti infiammatorî; ma per l'atrofia del paradenzio i denti subiscono spostamenti (formazione di spazî fra i denti anteriori prima serrati) e perdono la connessione con i tessuti circonvicini (denti apparentemente allungati). Sono colpiti tutti i denti o gruppi di denti; più spesso gli incisivi inferiori. Il processo si trascina per molti anni, interrotto da periodi di rinsaldamento dei denti; oppure porta alla rapida espulsione dei denti, cui segue col riassorbimento dei tessuti anche la scomparsa di tutti i fatti infiammatori del paradenzio. Nel decorso della malattia di solito il paziente non avverte dolori, ma risente le conseguenze della grave menomazione della masticazione e, nelle forme purulente, inghiottendo di continuo rilevanti quantità di pus, può andare soggetto a disturbi gastrici. Infine non si può negare la possibilità che dai tessuti peridentarî infiammati partano processi settici in altri organi (reumatismo, nefrite, endocardite, ecc.).

La terapia cercherà d'influire sui fattori eziologici locali e generali. Al primo scopo serve la periodica asportazione del tartaro seguita da regolari pratiche d'igiene boccale, la cura o asportazione chirurgica dei tessuti paradentarî infiammati, l'eliminazione del sovraccarico funzionale, la sostituzione prostetica dei denti mancanti, la limatura delle cuspidi dei denti, l'applicazione di docce portate di notte, di ponti e ferule che riunendo tra di loro i denti malfermi diano loro una stabilità collettiva. Le cure generali cercheranno di regolare la funzione intestinale e d'influire su eventuali perturbamenti del ricambio e della secrezione interna. Mentre nelle forme infiammatorie della piorrea alveolare, spesso causate dalla cattiva igiene, la terapia dà in generale la guarigione completa, nelle forme atrofiche, di natura prevalentemente costituzionale, la terapia non potrà che ritardare la perdita dei denti e, in seguito, dovrà ricorrere a mezzi prostetici.

Vedi anche
odontoiatria Ramo della medicina che si occupa della patologia dei denti e della bocca e del relativo trattamento (medico, chirurgico, protesico). ● Nozioni di odontoiatria sono diffuse in tutte le civiltà antiche, testimoniate sia da fonti letterarie e legislative, sia da fonti iconografiche. Attestato fin dall’antichità ... igiene Ramo della medicina che mira alla salvaguardia dello stato di salute e al miglioramento delle condizioni somatiche e psichiche, mediante lo studio e il suggerimento delle misure di protezione sanitaria dei singoli individui (igiene individuale o igiene privata) e delle popolazioni (igiene pubblica), ... dente anatomia comparata e umana Organo proprio dei Vertebrati forniti di mascella (Gnatostomi), destinato alla pressione e alla masticazione degli alimenti. ● Si chiama dente anche l’apofisi che lega l’epistrofeo all’atlante ( dente dell’epistrofe). 1. Evoluzione morfologica dei denti I dente hanno origine ... chirurgia Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole pratica e non concerne gli aspetti dottrinari. I vari problemi, sia quelli teorici di patologia, sia ...
Vocabolario
alveolare
alveolare agg. [der. di alveolo, sul modello del fr. alvéolaire]. – 1. a. Che ha struttura ad alveoli, soprattutto in anatomia e in botanica: tessuto a., ghiandola a.; teoria della struttura a. del protoplasma. b. Che è in rapporto con...
piorrèa
piorrea piorrèa s. f. [dal gr. πυόρροια, der. di πυορροέω «suppurare», comp. di πυο- «pio-» e -ροέω, affine a ῥέω «scorrere»; v. -rea]. – In medicina, formazione di essudato purulento su una superficie cutanea o più spesso su una mucosa,...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali