Laurie, Piper
Nome d'arte di Rosetta Jacobs, attrice cinematografica statunitense, nata a Detroit (Michigan) il 22 gennaio 1932. Scelta spesso negli anni Cinquanta per i ruoli dell'ingenua, anche a causa del suo aspetto fisico ‒ capelli rossi, lineamenti minuti e spiritosi ‒, ha saputo imporre successivamente con tenacia il suo talento drammatico, ottenendo notevoli riconoscimenti: è stata infatti candidata all'Oscar nel 1961 come migliore attrice protagonista per The hustler (Lo spaccone) di Robert Rossen, e nel 1976 e nel 1986 come migliore attrice non protagonista rispettivamente per Carrie (Carrie, lo sguardo di Satana) di Brian De Palma e per Children of a lesser god (Figli di un dio minore) diretto da Randa Haines. Molto attiva anche in televisione, proprio nel 1986 ha vinto il premio Emmy per lo sceneggiato Promise di Glenn Jordan.
Figlia di un immigrato polacco, a sei anni si trasferì a Los Angeles e, dopo aver frequentato le scuole ebraiche, si dedicò agli studi di recitazione. Scritturata a sedici anni dalla Universal International, debuttò accanto a Ronald Reagan in Louisa (1950; Anna Luisa disperatamente) di Alexander Hall. Si fece notare in due commedie brillanti, dirette entrambe da Douglas Sirk, Has anybody seen my gal? (1952; Il capitalista), accanto a Rock Hudson, e No room for the groom (1952; Non c'è posto per lo sposo) con Tony Curtis, insieme al quale formò una coppia di forte richiamo in una serie di film avventurosi, come The prince who was a thief (1951; Il principe ladro) di Rudolph Maté e Son of Ali Baba (1952; Il figlio di Alì Babà) di Kurt Neumann. Pur esasperata dall'inconsistenza dei ruoli che le venivano affidati, recitò in molti film d'azione, come Mississippi gambler (1953; L'avventuriero della Louisiana) ancora di Maté, al fianco di Tyrone Power, finché rivelò un forte temperamento in Until they sail (1957; Quattro donne aspettano) di Robert Wise, in cui è un'adultera che viene brutalmente uccisa dal marito tornato dal fronte. Impersonò poi Sarah Packard in quella che è indubbiamente la sua migliore interpretazione, la ragazza dell'ambizioso giocatore di biliardo Eddie (Paul Newman) che, in un crescendo di disperazione e solitudine, dopo averlo tradito, si suicida in The hustler. Tuttavia la L., dopo aver sposato nel 1962 il critico cinematografico J. Morgenstern, scontenta delle offerte che le venivano fatte, abbandonò il cinema per quindici anni, trionfando sulle scene di Broadway. È tornata sul grande schermo, ormai matura, solo per ricoprire parti di notevole intensità. In particolare in Carrie è una fanatica religiosa che viene assassinata dalla propria figlia. Ha poi recitato accanto a Mel Gibson in un film australiano, Tim (1979) di Michael Pate, nel ruolo di una piacente signora che si lega a un ragazzo ritardato, e ha raccolto ulteriori consensi in Children of a lesser god, in cui è la madre di una sordomuta. Grazie al risalto inquietante dato al personaggio di Catherine nell'acclamata serie televisiva Twin Peaks (1990) ideata da David Lynch, è diventata una presenza ricorrente nel cinema horror, recitando ruoli di assassina in Trauma (1993) di Dario Argento e in The faculty (1998) di Robert Rodriguez.