PIPINO II
II Detto anche, ma non correttamente, P. Di Heristal, era nato da un figlio d'Arnolfo, maestro di palazzo d'Austrasia poi vescovo di Metz, Ansegiso, e da una figlia di Pipino I chiamata, pare, Begga.
Il primo fatto saliente della sua vita è la lotta contro il maggiordomo di Neustria Ebroino, il quale da lunghi anni si batteva per fare riconoscere l'autorità del suo re Teodorico III su tutto il regno franco, e aveva conseguito tanti successi da potersi considerare come l'uomo più potente del suo tempo. Pipino e i suoi Austrasiani furono battuti a Lucofao (Bois-du-Fay presso Laon, 680), ma Ebroino non poté approfittare della vittoria, poiché fu assassinato poco tempo dopo. P. prese parte ai torbidi sopravvenuti in Neustria, fu battuto presso Namur dal nuovo maestro di palazzo Gislemaro (681), ma dopo altre varie vicende si prese una definitiva rivincita a Testry presso S. Quintino (687). A partire da questo momento si può dire che la potenza della dinastia carolingia sia stabilmente fondata. P. riconobbe come sovrano Teodorico (Thierry) III, divenne maestro di palazzo unico, con giurisdizione in tutto il regno franco, e poté dedicarsi interamente al riordinamento interno e alle guerre esteriori. Tra queste ultime ricordiamo la sua campagna contro Radbod, capo dei Frisoni, e quella contro Willari, duca degli Alamanni. Nell'amministrazione interna egli fece una larga parte ai due figli avuti da Plectrude sua moglie, Drogone e Grimoaldo, e ai loro figli; dalla concubina Galpaida ebbe Carlo, detto poi Martello (v.), che gli successe nel governo del regno. Notevole di P. la politica ecclesiastica, che prelude all'alleanza futura tra la Chiesa e il regno franco, così importante per la storia dell'Occidente. P. morì il 16 dicembre 714.
Bibl.: v. pipino iii.