pipolizzazione
s. f. Trasformazione in personaggio celebre e molto noto al grande pubblico.
• Una mano. Un saluto alla telecamera che inquadra i Bleus. Abbracciato ai compagni sotto le note di una Marseillaise che nessuno di loro ha voglia di cantare, Eric Abidal diventa il sintomo vivente della «pipolizzazione» del calcio-business. Tra la noia e le reti bianche, è forse l’unico gesto che resterà del match Francia-Uruguay. Segno di un calcio in cui gli eroi nazionali sono più abituati ai flash dei fotografi che al gioco di squadra. (Michela Marzano, Repubblica, 13 giugno 2010, p. 48, Sport) • Sembrava che il carico di «pipolizzazione» (altro neologismo che dobbiamo ai francesi) del ventennio berlusconiano avesse lasciato indifferente e indenne il Sentierone dove non a caso la destra non si è mai scelta figure reboanti ma uomini affidabili e concreti almeno sulla carta. Che lo fossero nei fatti è altro discorso e non è questa la sede. Ma la «pipolizzazione», lo abbiamo imparato, non è prerogativa di schieramento. Renzi a sinistra ne è un simbolo tanto da trasformare il Pd, collettivo per radici, in un partito personale. Per non dire della deriva egotica di un Grillo. (Gigi Riva, Corriere della sera, 10 giugno 2014, p. 1, Prima pagina).
- Adattato dal s. f. fr. pipolisation, a sua volta adattato dal s. ingl. peoplization, derivato di people.