piramide finanziaria
Schema di raggiro o frode finanziaria basato sul meccanismo del reclutamento di nuovi partecipanti alla piramide. Ogni nuovo entrante paga al chi gli ha concesso tale beneficio un certo importo e acquisisce il diritto di reclutare, a sua volta, un dato numero di nuovi aderenti allo schema. Esistono numerose varianti, ma il principio di fondo della p. f. è sempre lo stesso. Non si effettua alcuna attività economica reale di investimento, né diretta, né indiretta; i rendimenti promessi dallo schema nascono solo dall’utilizzo del denaro di membri di generazioni successive della p. a favore di esponenti di generazioni precedenti.
La p. f. è illegale e vietata in moltissimi Paesi; in Italia l’art. 5 della l. 173/2005 dichiara illegali organizzazioni in cui si ottengano guadagni attraverso un’opera di puro e semplice reclutamento di altre persone, mentre l’art. 6 vieta di chiedere al momento del reclutamento somme di rilevante entità in assenza di reali contro-prestazioni. Per aggirare questi divieti, spesso gli schemi piramidali sono mascherati da organizzazioni di marketing multilivello, che consistono, nella loro versione lecita, in catene (piramidi) gerarchiche di agenti di promozione e/o di vendita. Queste sono appunto lecite, se la parte principale dei loro introiti deriva dalla vendita di prodotti a soggetti estranei alla piramide. Tali schemi piramidali truffaldini presentano analogie con gli schemi di Ponzi (➔ Ponzi game), ma non vanno confusi con questi.