piranometro
piranòmetro [Comp. di pir(o)-, ana- e -metro] [MTR] [GFS] Nella meteorologia, strumento per misurare l'intensità della radiazione solare globale, cioè della radiazione solare diretta più quella diffusa dal cielo (propr., dall'atmosfera); è costituito da un bolometro il cui elemento sensibile (una laminetta metallica annerita o una piccola termopila) è esposto alla volta celeste al centro di una campana emisferica di vetro d'ottica, che lo ripara dalla radiazione termica del suolo e dell'aria immediatamente circostanti. Se ne sono realizzati di vari tipi, che differiscono per il tipo di bolometro; tra essi sono da ricordare, non soltanto per ragioni storiche: (a) il p. di Moll-Gorczynski (1907), che fu il primo a essere realizzato, con una termopila collegata a un milliamperometro, eventualmente registratore per funzionare allora da piranografo; (b) il p. di (A.K.) Ångström (1925), che fu il capostipite dei p. a compensazione (derivando dal-l'omonimo pireliometro), nel quale la resistenza elettrica di due laminette assorbenti riscaldate dalla radiazione solare è confrontata con quella di due laminette identiche ma non assorbenti, riscaldate da una corrente elettrica fino a che la temperatura è la stessa per tutte, cosicché l'intensità della corrente nelle lamine riscaldate elettricamente costituisce una misura dell'intensità della radiazione solare. ◆ [GFS] P. effettivo, o globale: p. il cui elemento sensibile è sprovvisto di campana di protezione, per cui lo strumento misura la radiazione solare globale, cioè quella diretta dal Sole, quella diffusa dal cielo e quella proveniente dal suolo e dall'aria circostanti. ◆ [GFS] P. per radiazione diffusa: p. la cui campana protettiva è provvista di un piccolo schermo che ripara l'elemento sensibile dalla luce diretta solare, cosicché lo strumento misura la sola radiazione solare diffusa dal cielo.