Pittaco
Uomo politico greco. Uno dei sette savi antichissimi, forse di origine tracia ma nato a Mitilene e vissuto tra il 640 e il 570 a. Cristo. Fece parte degli aristocratici, e con Alceo combatté contro il tiranno Melancro; dopo l'esilio di Alceo, fu nominato ‛ esimnete ' (dittatore a seguito di regolare votazione), e rimase in carica per dieci anni. Da Erodoto viene considerato contemporaneo di Pisistrato, e avrebbe guidato gli abitanti di Mitilene contro gli Ateniesi.
D. nell'elencare i sette savi in Cv III XI 4 non cita P., bensì, in suo luogo, Prieneo, cioè Biante di Priene che come Biante è naturalmente ricordato con gli altri (lo sesto Biante, e lo settimo Prieneo). Nonostante la precisione delle fonti che D. seguiva (soprattutto Agost. Civ. XVIII 25; Tomm. Comm. Metaph. I IV 77), e le quali ben distinguevano " Bias Priennensis " da " Pittacus Mitilenaeus ", cade in errore, " per fretta o poca attenzione di memoria o lettura " (Busnelli-Vandelli: cfr. ad l. per la genesi della svista dantesca; v. pure Simonelli, ad l.; il Biscioni aveva addirittura corretto il testo col nome di P.: e lo settimo Pittaco, seguito in ciò dagli Editori Milanesi). V. anche BIANTE DI PRIENE.
Bibl. - G. De Sanctis, Atthis, Torino 1912², 292 ss.; Toynbee, Dictionary 514; P. Renucci, D. disciple et juge du monde gréco-latin, Parigi 1954, 262-263.