PITTACO (Πιττακός, Pittăcus)
Uomo politico greco: uno dei sette saggi. Figlio di Hyrra o Hyrradio, forse d'origine tracia, ma nato a Mitilene, sposato a una discendente della nobile famiglia dei Pentilidi e quindi certo egli stesso di famiglia insigne. La sua cronologia è discussa. Erodoto lo considera contemporaneo di Pisistrato (I, 27; V, 95), cioè vissuto intorno al 550 a. C.; gli antichi cronografi pongono invece la sua vita tra il 640 e il 570 a. C. Gli storici moderni sono divisi tra queste due cronologie, di cui la più probabile è quella che si basa su Erodoto, l'altra sembrando costruita artificialmente, col presumere P. contemporaneo di Solone. Come aristocratico, P. fu insieme con Alceo tra coloro che lottarono contro il tiranno Melancro. Ma poi avvenne la scissione tra i due: Alceo continuò a essere un aristocratico estremista, P. prendeva invece la via della mediazione tra i partiti che fu tipica di Solone ad Atene. Mandati in esilio Alceo e i suoi compagni di parte, P. venne nominato "esimnete" con poteri dittatoriali, che naturalmente dai nemici furono considerati tirannici. In realtà la sua opera di concordia è confermata dalla sua stessa conclusione: dopo dieci anni si ritirò a vita privata, concedendo il ritorno ai banditi. Della sua legislazione sappiamo pochissimo: regolò il diritto delle obbligazioni, promulgò alcune leggi suntuarie, dichiarò l'ubriachezza circostanza aggravante nei delitti. In un momento imprecisato della sua carriera, certo prima della vecchiaia, guidò i Mitilenesi contro gli Ateniesi, che avevano occupato Sigeo, e combatté a singolare tenzone con il campione ateniese Frinone, già olimpionico, uccidendolo; arbitro della tenzone sarebbe stato Periandro. A prescindere da particolari leggendarî, del fatto non si può dubitare. Chi accetta la cronologia che fa P. contemporaneo di Pisistrato vede naturalmente nell'episodio un momento della resistenza di Mitilene contro la politica di Pisistrato sullo Stretto dei Dardanelli; chi accetta l'altra cronologia deve ammettere che Sigeo fu occupata una prima volta dagli Ateniesi alla fine del sec. VII, poi riperduta e rioccupata al tempo di Pisistrato.
P. fu ritenuto uno dei sette saggi, e come a tale gli dedica una biografia Diogene Laerzio.
Bibl.: E. Meyer, Geschichte des Altertums, II, Stoccarda 1893, p. 633; J. Beloch, Griechische Geschichte, I, ii, 2ª ed., Strasburgo 1913, pp. 357-58; G. Busolt, Griechische Geschichte, II, 2ª ed., Gotha 1895, p. 473; G. De Sanctis, Atthis, 2ª ed., Torino 1912, p. 292 segg.; G. Glotz, Histoire grecque, I, Parigi 1925, pp. 287-88.