GALLI, Pittore dei (Hähnemaler; Cock Painter)
Ceramografo corinzio. Cinque grandi alàbastra, di cui quattro al Louvre (E 491; E 488; E 502, i; E 490) ed uno rinvenuto a Delo (Dugas, xiii, n. 431), furono riuniti dal Payne, dal Hopper e dal Benson. Il nome del pittore deriva dalla decorazione su quattro degli alàbastra: un ornato floreale fra due galli. Il pittore è stato attivo alla fine del VII e nei primi anni del VI sec. a. C. (Corinzio Arcaico).
Bibl.: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, p. 282, n. 274; 283, n. 366 C; R. J. Hopper, Addenda to Necrocorinthia, in Annual of the Brit. Sch. Athens, XLIV, 1949, p. 192 s., n. 2; J. L. Benson, Geschichte d. korinth. Vasen, Basilea 1953, p. 32 s., n. 41 (i nn. 6-8 della lista sembrano molto incerti: in comune con gli altri cinque hanno soprattutto il motivo dei galli). - Secondo l'Amyx si deve aggiungere l'alàbastron Rodi 12071 (Clara Rhodos, IV, 1931, p. 44, fig. 13 in alto a sinistra).