SACRIFICIO, Pittore del
2°. - Ceramografo etrusco che usa la tecnica a colori sovrapposti, e specialmente il rosso. È chiamato così dalla scena di sacrificio rappresentata sul cratere a volute Z 64 del Vaticano. A questo si avvicina lo stàmnos Z 63, che fa coppia con lo Z 65, entrambi del Vaticano.
I tre vasi hanno sotto la scena meandri e scacchiere tra strisce incise riempite di rosso, sotto le anse palmette a ventaglio con volute e palmettine. Essi formano un gruppo a sé; si possono paragonare per lo stile e per l'effetto dei colori al Gruppo Caivano, ma la loro forma non si ritrova nella ceramica campana a figure rosse, ma solo in quella etrusca. Per ciò sembrerebbero piuttosto affini al Gruppo Campanizzante e sarebbero databili verso la metà del IV sec. a. C.
Bibl.: A. D. Trendall, Vasi ant. dip. del Vaticano; Vasi etr. ed italioti a fig. rosse, vol. II, Città del Vaticano 1955, pp. 260-262.
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