BAGNO, Pittore del
Ceramografo attico, operante nell'età di Pericle, così denominato dalle scene di bagni femminili molte volte ripetute sui suoi vasi. Appartiene a quel gruppo di ceramisti che operano nell'ambiente del cosiddetto Pittore di Eretria: è come loro un raffinato artigiano. Le forme che egli preferisce sono i lebeti nuziali, senza dubbio le sue opere migliori, le loutrophòroi, le piccole pelìkai, le hydrìai e le Zlèkythoi. I vasi pervenutici provengono soprattutto dall'Attica e da Atene, per la Grecia, dall'Italia meridionale, e specialmente da Nola, per l'Italia; rare le opere provenienti da altre regioni della Grecia e dell'Italia (Etruria). Tra i lebeti nuziali ne ricorderemo due di New York (7.286.35 e 16.73), e due di Atene (14790 e 4791); tra le loutrophòroi, quella di Atene (1453) con rappresentazione di un corteo nuziale; tra le pelìkai una del Louvre con scena di donne al bagno (G. 550) una di Tarquinia con un giovane e una fanciulla (708) e due di Napoli con figurazioni simili (221 e 222), una di Villa Giulia con figure di donne (870) - una delle rare opere provenienti dall'Etruria - e quelle con Eros, di Vienna (636), Berlino (2364), Louvre (G. 551), Boulogne (179), e Harrow (58); tra le hydrìai, quella della Coll. Goluchow (65) con la scena di donne che giocano a morra presso una fontana, quella di New York, dove sono raffigurati Elena e i Dioscuri (19.192.86) - una delle rarissime con scene mitologiche di questo maestro - e il gruppo di quelle con la consueta scena del bagno femminile, tra cui quelle di Londra (E 202), Oxford (296), Vienna (836), Copenaghen (153), ecc. In complesso sono stati attribuiti al Pittore del B. ben 97 vasi; altri 22 appartengono a ceramografi che dipendono strettamente da lui.
Bibl.: J. D. Beazley, Red-fig., p. 742 ss.; G. M. A. Richter, Attic Red-Figured Vases, New Haven 1945, p. 136.