CAIRO, Pittore del
Ceramografo attico della tecnica a figure rosse, di stile protoclassico.
Così denominato dall'alàbastron 26213 nel museo del Cairo. Il suo stile è affine a quello del Pittore di Karlsruhe. Il Beazley gli ha attribuito un alàbastron (Cairo 26213) e due lèkythoi panciute (Oxford, Coll. Beazley; Monaco 2500) raffiguranti rispettivamente una menade e una donna con specchio; una Nike che muove verso un'ara; un giovane che avanza con spada. Questi pezzi sono databili fra il 460 e il 450 a. C.
Bibl.: Stackelberg, Die Gräber der Hellenen, Berlino 1837, tav. XXXVII, 4; Edgar, Catalogue général des antiquités égyptiennes du Musée du Caire, Il Cairo 1911, tav. XII; J. D. Beazley, Red-fig., pp. 515 e 961.