NANO, Pittore del
Ceramografo attico, operante intorno al 450 a. C. È uno scolaro del Pittore di Achille e la sua opera, a considerare i diciassette vasi assegnatigli, rientra completamente nella scia del maestro. Il nome proviene da una singolare figurazione di un nano, deforme e malinconico, che segue accompagnato da un cane enorme il suo giovane padrone su una pelìke di Boston. Si distingue per il segno più rude e grossolano, come per una sorta di accentuazione patetica in contrasto con la distaccata, equilibratissima classicità del Pittore di Achille.
Bibl.: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 380; id., Red-fig., p. 650.