PITHOS, Pittore del
Ceramografo attico operante intorno al 500 e agli inizî del V sec. a. C. Dipinge unicamente coppe, per lo più con decorazione limitata all'interno, e comprendenti un'unica figura ripiegata su se stessa, un sileno presso o dentro un cratere o un giovane atleta presso un bacino. Da queste idee iniziali che possono farsi risalire a una sorta di preoccupazione ossessionante per la forma arcuata da inserire nel tondo, il pittore passa a immagini sempre più ridotte, sunteggiate, ellittiche, in cui appena è dato di distinguere un corpo umano in un sommario arabesco che sottomette e fonde membra, cratere e alle volte anche il fondo roccioso a bioccoli in un'unica massa.
Bibl.: J. D. Beazley, Campana Fragments, p. 27; id., in Journ. Hell. St., LIX, 1939, p. 3 ss.; id., Red-fig., p. 116.