DOLONE, Pittore di
Ceramografo del gruppo A ("proto-lucano") della pittura vascolare proto-italiota. Successore immediato del Pittore di Amykos, è contemporaneo del Pittore di Creusa.
È una figura originale ed interessante. Un gruppo delle sue pitture a soggetto mitologico (come la scena del vaso eponimo, Odisseo e Tiresia, morte di Atteone, ecc.) sono trattazioni del tutto nuove dell'episodio e sono rese con molta cura. In più di un vaso è presente un umorismo tutto personale. Nelle figurazioni della faccia secondaria di questi pezzi eccezionali, come pure nella decorazione dei vasi più correnti, lo stile è meno vigoroso, il disegno più lineare e sommario. Tuttavia in complesso anche in questa produzione più ordinaria, quasi di serie, il Pittore di D. appare un buon disegnatore: nelle figure di questo tono è percettibile la derivazione dal Pittore di Amykos. Tra le sue figure e quelle del Pittore di Creusa c'è una certa somiglianza.
Nelle fasi più recenti della sua produzione è evidente una certa decadenza: in questi prodotti cominciano ad esser presenti quelle caratteristiche che sono proprie della ceramografia lucana del IV sec. a. C.
Una parte della sua opera è ancora della fine del V sec.: lavorò fin verso il 380 a. C.
Bibl.: F. Hauser, in Furtwängler-Reichhold, II, 1909, p. 262 ss.; N. R. Moon, in Papers of the British School at Rome, XI, 1929, p. 41 ss.; A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, Lipsia 1938, p. 18 ss.; id., Vasi antichi dipinti del Vaticano. Vasi italioti ed etruschi a figure rosse, I, Città del Vaticano 1953, p. 5.