KARNEIA, Pittore delle
Ceramografo protolucano, così denominato dal Trendall. Ha dipinto il grande cratere a volute da Ceglie a Taranto (4358); questo presenta, fra l'altro, una scena che si suole collegare alle feste Carnee, celebrate in onore di Apollo.
È uno dei pezzi più fini della ceramografia protoitaliota: la Moon lo aveva attribuito al Pittore della Danzatrice. Il Trendall, nella sua opera del 1938 sulla ceramografia protoitaliota, lo conservò nel gruppo B, protoàpulo, notando le affinità con lo stile dei Pittori della Danzatrice e di Sisifo, ma lo attribuì ad un maestro a sé stante, fortemente atticizzante, dell'ultimo venticinquennio del V sec. a. C.
In un'opera complessiva sulla ceramografia lucana che non è stata ancora pubblicata, il Trendall più recentemente inserisce questo maestro nel gruppo del Pittore di Amykos, protolucano, e lo denomina "Pittore delle K. di Palermo"; facendo discendere questo maestro dal Pittore del Ciclope (anch'esso recentemente riconosciuto), raccoglie attorno al citato cratere di Taranto molti dei pezzi migliori già attribuiti al Pittore di Amykos, di modo che il Pittore delle K. di Palermo, protolucano, che ha molto in comune con la ceramografia tarentina coeva, ora risulta come una fra le personalità artistiche più significative ed esteticamente interessanti della pittura vascolare italiota.
Bibl.: P. Wuilleumier, in Revue Arch., 1933, II, p. 3 ss.; N. Moon (ora Oakeshott) in Journ. Hell. St., LV, 1935, p. 230 ss.; A. D. Trendall, Frühitaliotische Vasen, Lipsia 1938, p. 24 ss.
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