LEPRI, Pittore delle (Hasenmaler)
Ceramografo corinzio, detto cosi dal soggetto (cani e lepre in corsa) dipinto su due oinochòai, una da Corinto e una dagli scavi di Aetos (Itaca), che il Robertson considera dovute a una stessa mano. Forse gli appartiene anche un coperchio di pisside da Perachora. I vasi appartengono ai primi decenni del VII sec. a. C. La tecnica usata è quella a figure nere, ma siamo agli inizi di questa tecnica. Il disegno è trascurato; l'incisione è rara, rozza, priva di ogni rapporto con la struttura dei corpi. Questo può in parte dipendere dalle incertezze inerenti alla introduzione della nuova tecnica, ma soprattutto dipende dalla mediocrità del pittore. Sulla oinochòe trovata ad Aetos ha dipinto, curiosamente, la lepre che rincorre i cani.
Bibl.: Annual Brit. Sch. Athens, XLIII, 1948, pp. 43 s., nota i, n. 164; 57; 59; J. L. Bernson, Geschichte d. korinthischen Vasen, Basilea 1953, p. 16, n. 8.