AKESTORIDES, Pittore di
Ceramografo attico attivo nel terzo venticinquennio del V sec. a. C. Il nome di A. è ricordato in opere del Pittore di Oionokles (v.) e di Timokrates (v.); nella graziosa coppa del Metropolitan Museum di New York, che ha costituito evidentemente il punto di partenza per la ricostruzione della figura dell'artista, il nome appare solo, senza l'attributo k a l ò s, che lo accompagna invece negli altri casi. Il Pittore di A. appartiene per molti aspetti alla schiera dei continuatori di Douris. J. D. Beazley gli attribuisce una dozzina di opere, per lo più coppe o vasi di piccole proporzioni, in cui l'artista sembra raggiungere meglio, attraverso figure isolate e sospese, una sua modesta nota di raccolto lirismo. Si tratta in definitiva di una personalità di non grande rilievo, ma attraente anche per una garbata consapevolezza dei propri limiti.
J. D. Beazley ritiene possibile che il Pittore di A. sia da identificare con la personalità collaterale del Pittore di Heidelberg, che potrebbe rappresentare un aspetto o un momento della sua attività.
Bibl: J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 520; id., Vas. Pol., p. 35; Richter-Hall, Red-figured Athenian Vases in the Metropolitan Museum, New Haven 1936, n. 106; J. D. Beazley, Red-fig., p. 521.