ANAGYRUS, Pittore di
Ceramografo attico che prende il nome da Anagyrus, località nei pressi di Vari, dove sono stati trovati due dei vasi che gli sono attribuiti. Il pittore, che decorò vasi nella tecnica a figure nere, doveva essere attivo agli inizi del VI sec. a. C. Mentre nell'anfora di Vari al Museo Nazionale di Atene, decorata con cinque zone di animali tra collo e corpo, e nel calice di Sparta nella collezione Vlasto di Atene, decorato anch'esso con animali, è evidente l'influenza corinzia, nel piatto proveniente da Vari nel Museo Nazionale di Atene, che reca al centro una Gorgone in corsa, si nota un influsso nesistico, cioè delle scuole sorte nelle isole dell'Egeo. Al Pittore di A. è attribuito pure il frammento di un sostegno dall'agorà di Atene P 5112.
Bibl: Hesperia, XIII, p. 44; J. D. Beazley, Black-fig., figg. 20-21. - Atene, anfora: Bull. Corr. Hell., LXII, 1937, tav. 34, a; Arch. Anz., 1937, p. 119. - Atene, Vlasto: Hesperia, XIII, tav. 4. - Atene, piatto: Journ. Hell. Stud., LVII, 1937, 6, i; Arch. Anz., 1937, p. 115; Bull. Corr. Hell., 1937, tav. 33 a.