ANDROMEDA, Pittore di
Ceramografo corinzio. Il Payne ha riunito, come "gruppo di A.", alcuni vasi, appartenenti al Corinzio Tardo. Il Benson ha creduto di poter riconoscere che almeno cinque vasi del gruppo (Berlino F 1652; Vaticano 124; British Museum B 37; Roma, Mingazzini 406; Zurigo) furono dipinti da un'unica mano. Il nome del pittore deriva dall'anfora di Berlino F 1652, con Perseo che libera Andromeda. I vasi attribuitigli sono tutti di dimensioni notevoli (crateri, hydrìai, anfore, una omochòe), decorati in generale con soggetti narrativi, dipinti su fondo ingubbiato in rosso-arancio, con largo uso della linea di contorno e una eccessiva e stridente policromia. Il disegno non è sempre accurato (ad esempio sull'anfora di Zurigo). Malgrado i vistosi colori, la produzione è monotona, un poco pesante, priva di interesse e di vita. Appartiene al 560-540 a. C.
Bibl: H. Payne, Necrocorinthia, Oxford 1931, pp. 110; 133; 325, n. 1389; 327, nn. 1431, 1433, 1435, 1438; 330, nn. 1477-1479; J. L. Benson, Geschichte d. korinth. Vasen, Basilea 1953, p. 60, n. 107.