BOSANQUET, Pittore di
Ceramografo attico, la cui attività è da fissare intorno al 450 a. C. Dipinge lèkythoi a fondo bianco (una sola è nella tecnica ordinaria a figure rosse) con le consuete scene funerarie intorno alla stele. Un primo nucleo di opere fu isolato da R. C. Bosanquet, da cui deriva il nome dato al pittore: più tardi E. Buschor accrebbe la lista, considerando peraltro il gruppo così risultante come una prima fase del Pittore di Thanatos. J. D. Beazley ritiene troppo gravi le differenze di temperamento e di qualità formali tra i due gruppi per potervi riconoscere un solo artista. A confronto della intensa passionalità, della linea flessibile e suadente, delle forme aperte del Pittore di Thanatos, il Pittore di Bosanquet risulta più pesantemente monumentale e sostenuto. In lui ciascuna figura si compone in un blocco solidissimo che nessun attimo di debolezza o di emozione sembra poter scalfire. In particolare i nudi maschili, definiti entro contorni tersi e precisi, di un'evidenza quasi scultorea, con le grevi spalle, i crani bassi e schiacciati, posseggono un inconfondibile accento di chiusa, compatta potenza.
Bibl.: R. C. Bosanquet, in Journ. Hell. Stud., XIX, 1899, p. 169; E. Buschor, in Münch. Jahrbuch, n. s., II, 1925, p. 181; J. D. Beazley, Attic White Lekythoi, Londra 1938, p. 17; id., Red-fig., p. 807.