CADMO, Pittore di
Ceramografo attico, operante negli ultimi decennî del V sec. a. C. A questo pittore sono attribuiti grandi vasi, come crateri a volute e hydrìai, ricchi di figure e di interesse narrativo. Il nuovo gusto pittorico che si manifesta nei vasi della fine del V sec. comporta un raccontare diffuso e una spazieggiatura ampia e variata: ed è in questo campo che il Pittore di C. si rivela come una delle figure più significative. Egli non possiede la grazia e la felicità espressiva del Pittore del Deinos Berlinese o il segno incisivo e solenne di Polion: ma in compenso sa rendere con precisione ed efficacia i valori spaziali, articolando variamente le figure. Le sue storie abbondano di quelle figure accessorie, allusive e ricche di significati letterarî che formano la gioia degli esegeti. Ma in più le composizioni, anche se affollate ed episodiche, sono superbamente organizzate e collegate. Il racconto si svolge chiaro e perspicuo e le figure, protagonisti e comparse, si muovono agevolmente nello spazio su piani variati e liberi, collegate da animali sacri, elementi paesistici, accenni di rocce e di alberi. Per queste ragioni il Pittore di C. è stata una delle prime figure esplorate dagli. studiosi, a cominciare da A. Furtwängler. J. D. Beazley gli assegna 24 opere, tutte di notevole mole, e rileva una notevole affinità con il Pittore di Pothos (v.), almeno per i meno importanti crateri a campana.
Bibl.: A. Furtwängler, Antiquarium München, Monaco 1900, n. 744; G. E. Rizzo, in Mon. Antichi Lincei, *XIV, 1904, p. 12 ss.; E. Buschor, in Furtwängler-Reichhold, Griech. Vasenm., Monaco 1904-32, III, p. 145; E. M. W. Tillyard, The Hope Vases, Cambridge 1923, p. 82; J. D. Beazley, Vasenm. rotfig., p. 451; id., Red-fig., p. 803 ss.