CARLSBERG, Pittore di
Ceramografo attico, così denominato da tre lèkythoi nella Gliptoteca Ny Carlsberg di Copenaghen (v.). È uno specialista in lèkythoi funerarie a fondo bianco e appartiene al periodo di passaggio dallo stile classico a quello tardo classico, degli ultimi decenni del V sec. a. C. Il suo stile è affine alla mamera del Pittore dell'Uccello che a sua volta è un seguace del Pittore di Monaco 2335. Il Beazley gli ha attribuito sette lèkythoi (Copenaghen, Ny Carlsberg, nn. 2780, 2779, 2778; Monaco, Collezione Von Schoen; Atene 1944, CC. 1736; New York 23.160.42; Monaco, Collezione Haniel), in cui sono dipinte scene funebri con giovani e donne presso tombe che possono essere datate tra il 430 e il 420 a. C.
Bibl.: F. Poulsen, Vases grecs récemment acquis par la Glyptothèque de Ny Carlsberg, I, Copenaghen 1922, pp. 182-8; O. Neugebauer, Antiken in Deutschen Privatbesitz, Berlino 1938, tav. LXXV, 2; J. D. Beazley, Read-fig., p. 813.