CLEVELAND, Pittore di
Ceramografo attico, la cui attività si può fissare entro il secondo venticinquennio del V sec. a. C. J. D. Beazley ne ha isolato la personalità partendo da opere che erano state avvicinate al Pittore di Pan e gli ha assegnato una decina di grandi vasi, per lo più crateri a colonnette. Da questi è possibile intravedere una natura d'artista consapevole e complessa a cui è forse da attribuire una parte nella decisa svolta verso il linguaggio ampio e magniloquente che si avverte nel mondo dei ceramisti attici intorno alla metà del secolo. Tra gli artisti che si muovono in questo indirizzo, il Pittore di C. si distingue per certa sua sobrietà e schiettezza di forme che a tratti può ricordare il purismo accademico del Pittore di Copenaghen (v.), e che lo salva dalla gonfiezza un poco retorica dello stile grandioso imperante intorno alla metà del secolo.
Bibl.: J. D. Beazley, Der Pan Maler, Berlino 1931, p. 19; id., Red-fig., p. 351.